In un'intervista a Punto de Break prima dell'esordio a Madrid, ha parlato anche dello stato del tennis attuale: "Qualche anno fa c'era più varietà al vertice, ma Sinner e Alcaraz devono ancora raggiungere il loro massimo. Vedere Carlos giocare è impressionante"
di Samuele Diodato | 22 aprile 2025
Ambizioni alte che trovano il loro terreno fertile – ed una grande occasione per tornare a brillare in un Masters 1000 – in Spagna. A 36 anni, Marin Cilic sta provando a risalire la china dopo due operazioni al ginocchio che l’hanno tenuto fuori per più di un anno. Delle sue aspettative, ha già parlato qualche giorno fa al sito ATP, dopo aver vinto il Challenger di Girona. Nel frattempo, dopo aver raggiunto anche una finale nel Challenger di Madrid, gli organizzatori del “1000” nella capitale spagnola gli hanno concesso una wild card che gli permetterà di fare il suo esordio stagionale in questa categoria di tornei (dove si è imposto una sola volta, a Cincinnati nel 2016). Al primo turno, quindi, se la vedrà con il francese Benjamin Bonzi (n. 62), un avversario che a bocce ferme non sembra precludergli la possibilità di spingersi oltre.
Così, alla vigilia del Mutua Madrid Open, il campione dello US Open 2014 ha rilasciato anche un’intervista a Punto de Break in cui conferma il suo ottimismo in relazione al rientro ad alti livelli, senza però dare nulla per scontato, e godendosi perfino quella che dovrebbe essere attualmente la parte più “scomoda” di una risalita che, da n. 109 del mondo, lo vede ancora impossibilitato ad entrare nei tabelloni principali dei tornei più importanti.
“Mi diverto a giocare i Challenger perché ho un obiettivo a lungo termine. Il tennis è uno sport estremamente complicato in cui puoi perdere completamente il tuo ranking in appena un anno. Ed è lì che tocca ricominciare da zero, serve umiltà per tornare al top”, ha detto il croato, spintosi fino al best ranking di n. 3 nel gennaio del 2018. “Ho la speranza la voglia di migliorare ogni giorno, sono felice in campo, quindi vedremo cosa riserverà il futuro”.
Futuro che immagina ancora in campo per diverso tempo, fisico permettendo: “Giocare fino a 40 anni come Wawrinka? Perché no, ma non si sa mai cosa la vita ha in serbo per te, soprattutto guardando come sono finite le carriere di Rafa (Nadal), Roger (Federer) o Andy (Murray). Puoi stare bene, ma basta un piccolo dettaglio perché tutto finisca. A questo punto della mia carriera, la cosa più complessa è il recupero fisico, perché sono 20 anni che porto il mio corpo al limite”.
A Champion Recalibrated ??
— ATP Challenger Tour (@ATPChallenger) April 9, 2025
18 years after his last Challenger title, @cilic_marin lifted another and made history in the process ??
Learn more about Marin's fight back from Injury ??#ATPChallenger