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Chengdu, Musetti centra la finale

Il toscano aggiunge alla sua collezione di finali del 2024 anche quella sul cemento dell'ATP250 cinese: "Soddisfatto del mio servizio, ci ho lavorato tanto". Ora affronterà il cinese Shang

di | 23 settembre 2024

Lorenzo Musetti (Getty Images)

Lorenzo Musetti (Getty Images)

Pronostico rispettato e finale centrata per Lorenzo Musetti al "Chengdu Open" (ATP 250 - cemento - montepremi 1.269.245 dollari). Il toscano, testa di serie n.1 del tabellone, ha battuto in due set il russo Alibek Kachmazov (n.179) col punteggio di 6-4, 6-2 centrando così la sua terza finale stagionale sul circuito ATP dopo quelle colte la scorsa estate al' Queen's e a Umago. Martedì sfiderà in finale juncheng "Jerry" Schang (n.55), che nella seconda semifinale ha battuto il tedesco Yannik Hanfmann con un doppio 6-4. Tra i due non ci sono precedenti.

"Ho cominciato a giocare più solido e lui ha iniziato a sbagliare di più mentre in avvio è stato molto aggressivo - ha dichiarato a fine match Musetti - Oggi ho fatto una delle mie migliori performance al servizio e sono contento perché è un colpo su cui ho lavorato tanto. Domani sarà un grande match, Shang è il beniamino del pubblico e avrà più sostegno ma anche Yannik è un giocatore esperto e sa come affrontare i giocatori di livello, sarà una semifinale che seguirò".

Alla sua nona partita sul circuito maggiore, Kachmazov si era spinto sino alla semifinale battendo in successione Aleksander Kovacevic, Taro Daniel e Nicolas Jarry, terzo favorito del seeding quest'ultimo, e archiviando tabellini immacolati alla voce set persi. Una settimana di grazia, la sua, si spera prodromica per un futuro in cui potrà continuare ad inanellarne molte altre. Di contro, se esperienza e ranking giocavano in favore di Musetti, merito dell'azzurro è stato quello di lasciare che i valori emergessero senza fretta gestendo il comprensibile entusiasmo del suo rivale incapace però di tradursi in cinismo quando posto di fronte ai momenti clou del match. 

Uno scenario che invece l'azzurro ha imparato a dominare vivendolo in prima persona e oggi riuscendo a far pendere quei momenti dalla sua. Pochi, in verità. Concentratisi nel settimo gioco del primo set - quello del break decisivo - e nelle successive sei occasioni accumulate nei due game successivi che avrebbero consentito lui di chiudere anzitempo un parziale il cui esito Kachmazov ha rinviato coraggiosamente salvo poi cedervi dopo quasi un'ora di gioco al diciottesimo gratuito concesso. 

Rotto l'argine, nel secondo set le difese del russo son crollate più rapidamente senza perdere però in intraprendenza e consistenza. Questione di valori, di ranking e di approccio. Che Musetti ha saputo mantenere costanti per tutto l'arco del match, specialmente in battuta, dove è riuscito ad annullare tutte e tre le chance costruite dal suo rivale siglando anche tre ace. Ma più in generale nel riuscire a portare a destinazione un risultato che, seppur atteso, è infine giunto confermandone i progressi tanto nel gioco quanto nella tenuta mentale. Digiuno di titoli dal 2022 sul circuito ATP, adesso per Musetti si apre l'opportunità di conquistare quello che potrebbe essere il terzo della sua carriera. In una stagione sin qui ricca di soddisfazioni cui manca solo l'acuto di un alloro per poter esser definita quella del definitivo salto di qualità.

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