Bella prestazione dell'azzurro che batte il bosniaco in due set qualificandosi per la sua seconda finale in carriera sul circuito Atp. Ora lo attende Baez
05 aprile 2025
Bona tempora currunt per Flavio Cobolli. E sono tempi meritati, eredità della vittoria in semifinale al Tiriac Open presented by UniCredit Bank di Bucarest (ATP 250 - 596.035 euro di montepremi) contro il bosniaco Damir Dzumhur in due set col punteggio di 63 60, un successo che qualifica l'italiano per la seconda finale in carriera sul circuito Atp. Dopo due vittorie ottenute con caparbietà, bilanciando con il carattere un tennis apparso a fasi alterne, finalmente una prestazione da archiviare senza alcun ombra. Magari facilitata da un Dzumhur troppo remissivo nel secondo set, ma costruita con concentrazione, e senza mai abbassare un livello di gioco che guardando alla finale che ora lo attende contro Sebastian Baez induce ora a guardare all'ultimo atto del torneo con ottimismo.
"Penso davvero di amare questo campo e questo paese, grazie a tutti quelli che sono venuti qui oggi. Mi avete fatto sentire come a casa. E' una bella giornata, sulla finale non voglio dire niente, ma stavolta vorrei tanto poter cambiare l'esito", ha dichiarato a caldo Cobolli a fine match, rievocando la sconfitta patita per mano di Sebastian Korda nell'unica finale da lui giocata in carriera lo scorso autunno a Washington. Ma non è stata solo una questione di chimica tra lui e i campi e il pubblico dell'Atp250 rumeno a innescarne la progressione nel corso della settimana. Era arrivato a Bucarest ancora digiuno di vittorie, il romano, privo di certezze, con un fisico reduce dai primi infortuni e il desiderio di ritrovare quelle sensazioni che nel 2024 ne avevano accompagnato l'ascesa nel ranking.
What a performance! ??@cobollifla reaches the Bucharest final ????#TiriacOpen pic.twitter.com/gaCvNB4SuS
— Tennis TV (@TennisTV) April 5, 2025