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"Spero che quest'anno sarà pieno di partite e gioia", ha detto l'azzurro, prima dell'Australian Open (dove tre anni fa raggiunse la semiifinale), Il suo 2025 passa dalla salute fisica, per cercare di tornare a stupire nei palcoscenici più importanti, magari proprio a partire da Melbourne.
di Samuele Diodato | 07 gennaio 2025
Con tre titoli vinti nel 2024, Matteo Berrettini è stato il giocatore più vincente (a pari merito con Tommy Paul) dopo Jannik Sinner (6) e Carlos Alcaraz (4). Una stagione iniziata tra tante incognite, dopo i diversi problemi fisici del 2023, che in fin dei conti ha riacceso la luce sulla sua strada e rinnovato le sue ambizioni di grandezza.
L’ex n. 6 al mondo, finalista a Wimbledon nel 2021, ha confessato anche di aver pensato anche al ritiro, dopo le tante difficoltà. Tornare a ridosso della Top-30 in una sola stagione, tuttavia, ha ribadito a tutti – anche a sé stesso – le enormi qualità del tennista romano. "Tutte le difficoltà”, ha raccontato in un’intervista all’Herald Sun, in Australia, “mi hanno portato alla conclusione che volevo davvero giocare a tennis. Quindi ho lavorato duramente per tornare. Spero che quest'anno sarà pieno di partite e gioia, senza dover lottare contro gli infortuni".
Gli allenamenti a Melbourne
Oggi è al n. 35 del ranking, e il suo 2025 è iniziato con una sconfitta al primo turno del Brisbane International presented by Evie (ATP 250) per mano di Jordan Thompson. Ma nonostante questo, lo stato mentale con il quale sta approcciando al primo Major della stagione (dove ha raggiunto la semifinale nel 2022) sembra quello dei giorni migliori.
Merito, probabilmente, anche della gioia vissuta a Malaga, quando ha partecipato attivamente – con due vittorie in singolare e una in doppio – alla conquista della seconda Coppa Davis consecutiva per l’Italia, il momento più dolce da tanto tempo a questa parte.
Col serbatoio pieno di fiducia, quindi, Berrettini affronta un Australian Open in cui vede l’amico Sinner come chiaro favorito: “Adora giocare in queste condizioni. La concorrenza è senza dubbio forte: Carlos (Alcaraz) è affamato, Novak (Djokovic) è sempre lì, quindi Sinner dovrà lottare, ma ha dimostrato di essere il miglior giocatore del mondo in questo momento”.
Tornando a Berrettini, il fatto di non essere tra le teste di serie lo rende nuovamente una mina vagante, anche per Sinner stesso: a Wimbledon, il match di secondo turno ha offerto uno spettacolo straordinario, e al n. 1 del mondo era serviti quattro set (di cui tre tie-break vinti) per passare oltre.
Sinner vs Berrettini, il film di una serata storica
Realisticamente, l’obiettivo di “The Hammer” per il 2025 può essere quello di riavvicinarsi, in tutti i sensi, ai migliori giocatori al mondo, e farlo con costanza. I suoi tre titoli (Marrakech, Gstaad, Kitzbuhel) sono arrivati tutti in ATP 250 sulla terra battuta. Per riavvicinarsi davvero alla versione migliore di sé stesso, la sfida è dunque quella di trovare continuità anche nei palcoscenici più prestigiosi, tra Masters 1000 e – ancor di più – gli Slam.
Proprio lì dove ha alzato per primo, anticipando l’ascesa di Sinner, l’asticella del tennis italiano. Tra il 2019 ed il 2022, è stato il primo azzurro della storia a raggiungere almeno i quarti di finale in tutti e quattro i tornei più importanti. Per lanciare un segnale, l’Australian Open è il momento giusto. Al momento ci sarà forse bisogno di un sorteggio benevolo, ma al migliorare della classifica e all’avvicinarsi, ancora una volta, di Wimbledon, il sogno è quello di poter stupire nuovamente tutti.
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