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L'azzurro cede nonostante il tentativo di rimonta: il n. 99 vince con il punteggio di 61 67(4) 63
di Samuele Diodato | 10 giugno 2025
Sui campi dell’Autotron Rosmalen di ‘s-Hertogenbosch, è finito al primo turno il Libema Open (ATP 250 - montepremi 706.850 euro) di Mattia Bellucci. Col punteggio di 61 67(3) 63, il n. 72 al mondo è stato sconfitto dal qualificato (n. 99) Mackenzie McDonald.
Il lombardo, sotto 61 4-2 (con tre ore di sospensione per pioggia), aveva portato la partita al set decisivo con grande grinta. Fatale, però, è stato il passaggio a vuoto nel quinto gioco, con un break poi conservato fino alla fine dallo statunitense.
IL MATCH
Tra i due, non è il primo precedente. La scorsa estate, infatti, Bellucci ha avuto la meglio match di primo turno all’ATP 500 di Washington, su cemento, col punteggio di 76(4) 76(3). Una sfida decisa evidentemente dai dettagli, come i tre set point annullati dall’azzurro nel primo parziale.
A differenza di Bellucci (alla prima partecipazione nel torneo) il californiano ha già calcato i prati olandesi per quattro volte in carriera, spingendosi sino ai quarti di finale nel 2018 e nel 2023. Negli ultimi giorni, ha anche superato le qualificazioni con due vittorie in due set. E il divario dei due si vede nel rendimento con i colpi d’inizio gioco. Bellucci non riesce ad incidere quanto voluto in battuta e le risposte di McDonald gli creano diversi problemi nel colpo in uscita dal servizio.
Lo schema si ripete sia nel secondo che nel sesto game, ed in entrambi i casi il lombardo è costretto a cedere a zero il proprio turno (nel primo caso con un errore di dritto, nel secondo con un doppio fallo), ritrovandosi sotto per 6-1 dopo 28 minuti.
Qualche “fiammata” dell’azzurro, col diritto, si vede nella prima parte del secondo parziale, nel tentativo di spingere spesso sulla diagonale (contro il rovescio dell’avversario), o colpendo il dritto da destra.
Gli scambi si fanno più lunghi sul 2-2, ma McDonald trova maggiore profondità e sale sul 15-40. Due prime di servizio aiutano Bellucci, che paga però a caro prezzo il dritto inside-out sbagliato sul 40-40: sulla terza palla break, il lungolinea di rovescio dell’americano è chirurgico, e il back difensivo dell’italiano non esce bene dal piatto corde, fermandosi sul suo lato di campo.
Dopodiché, la pioggia ferma il match per circa tre ore obbligando i giocatori a riprendere proprio sul 3-2 in favore del giocatore a stelle e strisce. Alla ripresa, lo statunitense allunga momentaneamente sul 4-2, ma Bellucci trova finalmente continuità e nell’ottavo game mette più volte sotto pressione McDonald, forzandolo più volte all’errore e a restituire il break a 15.
L’equilibrio restaurato si rompe dunque solo nel tie-break, quando l’azzurro mostra tutte le sue qualità atletiche e – avanti 5-4 – infila prima un passante di dritto e poi spezza la difesa di McDonald e chiude (ancora col dritto) per sigillare il secondo parziale.
Alla ripresa, ogni iniziativa dei due è condizionata da un po’ di tensione, anche se dal punto di vista tecnico-tattico si vede qualche variazione in più tra palle corte, slice e discese a rete. Nei primi tre game, entrambi arrivano a palla break (due volte Bellucci, una McDonald), cancellate però tutte da servizi vincenti.
Come un fulmine a ciel sereno, tuttavia, a decidere è il quinto gioco, scappato via troppo veloce al servizio del n. 72, un po’ come nel primo set. Questa volta, dallo 0-40 risale anche fino al 30-40, ma in uscita dal servizio è ancora impreciso e - complice un McDonald impeccabile al servizio nel finale – deve arrendersi pur avendo accarezzato più volte l’idea della rimonta.