

Il russo impiega due set per avere la meglio sull'italiano, frenato in parte da un infortunio alla caviglia ma caparbio nell'aver provato fino alla fine a far cambiare inerzia al match
di Ronald Giammò | 05 novembre 2024
Anche la seconda sfida stagionale tra Roman Safiullin (n.60) e Fabio Fognini (n.74) andata in scena al primo turno dell'ATP250 di Belgrado si è chiusa con un risultato identico a quello archiviato meno di due mesi fa a Wuhan. Questa volta l'italiano non è riuscito a strappare al suo rivale nemmeno un set cedendo in poco più di un'ora di gioco per 63 63.
Il russo era arrivato a Belgrado, ultimo appuntamento della sua stagione, con un tabellino di risultati in cui spiccano due titoli Challenger e la semifinale d'inizio anno conquistata a Brisbane, ma tracce della recente forma in avvio di partita non se ne sono ravvisate. Anzi, il doppio fallo con conseguente break con cui Safiullin ha inaugurato il match lasciava presagire una partita dal copione simile a quello maturato in Cina poche settimane fa. E conferma ne è stata un secondo break, concesso questa volta dall'azzurro nel game successivo.
Invece il confronto è poi proseguito senza troppi scossoni, con Safiullin implacabile alla battuta e Fognini costretto a faticare più del previsto per conservare i suoi turni di servizio. Il break decisivo è arrivato a metà parziale, ma ancor più decisivo è sembrato l'infortunio accusato alla caviglia destra dal ligure che lo ha costretto a chiamare un medical time out. Impressione invece smentita dallo stesso ex numero uno azzurro, coriaceo nel conservare la battuta annullando un set point al suo rivale e ostinato nel voler lui complicar la vita rimandando per ben tre volte la chiusura del primo set.
Il secondo set è stato sfida a viso aperto, game tanto bruschi quanto rapidi, con il braccio a prevalere sulle gambe e l'esperienza a dettare ai due le soluzioni migliori per districarsi da un equilibrio che non ne voleva sapere di alterarsi. E' bastata un'indecisione di Fognini perché Safiullin trovasse il break decisivo, per poi continuare da lì in poi con il suo gioco a piccolo cabotaggio fino a un successo costruito con pazienza eppure privo di spaventi che avrebbero potuto metterlo a rischio. Un compito che ora proverà ad assolvere Francisco Cerundolo, numero tre del seeding, e suo prossimo avversario.
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