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Il n.7 del mondo, che al momento occupa l'ultimo posto disponibile per un pass per Torino, non fa alcun bilancio ma di una cosa è sicuro: "Sto lavorando su di me fuori dal campo, certi comportamenti adottati provenivano da lì"
21 ottobre 2024
Sarà un esordio quello di Andrey Rublev a Basilea, ultimo ATP500 di una stagione che al momento lo vede qualificato per le ATP Finals ma circondato da una concorrenza che tra la Svizzera e Vienna, con ultima sosta a Bercy, proverà a sottrargli il tanto agognato pass.
Più dei due titoli sin qui vinti nel 2024 (Hong-Kong e Madrid), il russo è salito alla ribalta delle cronache per le reiterate intemperanze a cui dato vita in campo, tra racchette spaccate, insulti a giudici e guardalinee e una tenuta nervosa mai apparsa così fragile: "C'è stato un momento di svolta dopo Wimbledon in cui ho deciso di migliorare dal punto di vista comportamentale - ha raccontato all'ATP alla vigilia del Basel Open - e ho deciso di lavorare su me stesso fuori dal campo perché quel che accadeva lì proveniva da altro che invece mi toccava da fuori".
Lavori in carso. Lezioni, Rublev dice di non averle ancora apprese. Meglio concentrarsi allora sul lavoro svolto per cercare di farsi trovare pronto per il rush finale della stagione: "Tempo per fare molto non ce n'è, ci scaldiamo e giochiamo tra noi, se poi riesco ad avere due o tre giorni liberi si può fare qualche lavoro più specifico, porre attenzione su qualcosa in particolare, ma una volta arrivati a un torneo gli allenamenti servono solo per adattarsi alle condizioni".
Stanchezza? "Sì - ammette - ma non dal punto di vista delle energie. Abbiamo una stagione talmente lunga che mi sento stanco anche all'inizio. Le scorse due settimane, ed è questo uno dei comportamenti che sto cercando di cambiare di più, ho dormito come minimo otto ore anche se nel weekend c'è poi stato il mio compleanno…".
Nessun bilancio però, nessuna intenzione ancora di riflettere su ciò che si sarebbe potuto fare meglio. C'è un ultimo obiettivo da provare a conquistare e per riuscirci occorrerà far bene tanto a Basilea quanto a Bercy: "Vorrei tanto arrivare a Torino, ma vedremo. I prossimi due tornei saranno molto interessanti perhé ci sono cinque o sei giocatori ancora in ballo per gli ultimi due posti".