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Il serbo, di ritorno a Shanghai dopo cinque anni di assenza, nella conferenza stampa della vigilia torna a sottolineare le "troppe incoerenze" presenti "nel nostro sport" augurandosi che la vicenda che vede coinvolto il n.1 del mondo "si chiuda quanto prima"
02 ottobre 2024
"È abbastanza ovvio che abbiamo un sistema che non funziona bene, se ne stanno accorgendo anche le persone che non seguono il tennis". Parola di Novak Djokovic, quattro volte vincitore del Masters1000 di Shanghai, torneo che quest'anno segnerà il suo ritorno in campo dopo la prematura eliminazione patita al terzo turno degli ultimi US Open.
Tra le domande che hanno caratterizzato il suo primo incontro con i media, inevitabile che ce ne fosse una riguardante il recente appello fatto dalla Wada sulla sentenza d'innocenza nei confronti di Jannik Sinner emanata dall'Itia nelle scorse settimane: "Ci sono troppe incoerenze, troppi organi di governo coinvolti. Tutto il caso intorno a Sinner non sta aiutando per niente il nostro sport - ha dichiarato Djokovic - Mi pare Jannik abbia vinto tutti e tre gli appelli che ci sono stati finora, dev'essere davvero dura per lui, il suo team e la sua famiglia".
Djokovic, che con Vasel Pospisil ha fondato anni fa la PTPA, sindacato dei giocatori parallelo all'ATP, ha poi proseguito nella difesa dell'azzurro definendo "impressionante ciò che Jannik sta facendo durante tutto questo processo. Sta giocando ad un livello elevatissimo, vincendo Slam e la maggior parte delle partite che gioca. Spero che potremo tornare al tennis. Tutta questa situazione non è positiva per il tennis, spero che questo caso si risolva il prima possibile. Qualunque cosa accada spero venga decisa nel minor tempo possibile".