

Il ligure si impone in due set dimostrando enorme forza d'animo e lucidità dal punto di vista tattico: "Dopo Djokovic sono ancora più motivato". Per lui è il secondo quarto di finale in un Masters 1000: affronterà Jack Draper
di Samuele Diodato | 30 aprile 2025
Comincia con ottime notizie la giornata del tennis azzurro al Mutua Madrid Open, dove Matteo Arnaldi (n. 44 ATP) ha appena strappato il pass per i quarti di finale superando in due set il n. 17 Frances Tiafoe, col punteggio finale di 63 75. Per il ligure si tratta del primo quarto di finale nella capitale spagnola, il secondo in totale in un Masters 1000 dopo l’avventura dello scorso anno in Canada (con sconfitta in semifinale a Montreal). Ai quarti, il suo avversario sarà il vincente della sfida tra Jack Draper (n. 6) vittorioso per 62 62 su Tommy Paul (n. 12). Tra i due non ci sono precedenti ufficiali.
"Sono felice di aver vinto, perché Tiafoe è sempre un avversario duro e a Wimbledon mi aveva battuto nonostante fossi avanti di due set. Ho giocato bene, soprattutto sulle palle break - ha detto l'azzurro dopo una vittoria in cui le sei palle break annullate e i tre turni di battuta salvati da 0-30 nel secondo set hanno marcato la differenza -. Il match è girato su quei momenti. Ho perso il servizio al momento di chiudere, ma poi ce l'ho fatta di nuovo e ho chiuso: l'ultimo game è stato il riassunto del match".
And he did it in style ??@mattearnalds | @MutuaMadridOpen | #MMOpen pic.twitter.com/MAnoSwuUJk
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"Due anni fa qui avevo battuto Casper Ruud (n. 4), perdendo al turno successivo. Pochi giorni fa ho battuto Djokovic e non volevo finisse allo stesso modo, questa volta l'ho gestita molto bene, e battere Novak dà una motivazione ulteriore per andare avanti". Una motivazione sulla quale onda lunga ha oggi conquistato la sua terza vittoria consecutiva su un Top 20, striscia più lunga della sua carriera, diventando il terzo italiano a raggiungere i quarti a Madrid dopo Matteo Berrettini (2021) e Jannik Sinner (2024), in attesa dell'ottavo di finale che opporrà questa sera Lorenzo Musetti ad Alex De Minaur. Inoltre, Arnaldi è il quinto italiano dopo Berrettini, Musetti, Sinner e Fabio Fognini a raggiungere un quarto di finale sia in un Masters 1000 sul cemento che sulla terra.
IL MATCH
La fase di studio è più complessa per l’italiano, che nel terzo game si ritrova sotto 0-30 in apertura, ma con un ace dà il via alla sua rimonta ai vantaggi. La fiducia acquisita dai match precedenti è però lampante, sia per la capacità di restare concentrato, sia per la chiarissima volontà di continuare ad incidere – pur con rischi calcolati – anche dopo qualche imprecisione.
Dal punto di vista tattico, il piano sembra funzionare al meglio quando, nel sesto game, le sue variazioni, tra un paio di back ed una palla corta ad avvicinare l’avversario a rete, confondono le idee a Tiafoe. Tutto inizia con un vincente di Arnaldi, seguito da due non forzati dell’americano. La prima palla break sul 15-40 vola via con un ace, ma poi la testa di serie n. 16 regala ancora qualcosa, concedendo al ligure il break decisivo.
Il vantaggio basta infatti ad Arnaldi per incamerare il primo set, ma soltanto dopo aver portato a casa un difficile nono gioco, complice anche una percentuale di prime in calo rispetto all’inizio del match. Il servizio, però, lo aiuta in tutti i punti delicati: prima sul 15-40 (vincente dopo pochi colpi con scambio comandato grazie alla prima e vincente diretto sulla prima) e poi sul set point, avendo anche annullato anche una terza occasione per Tiafoe con un passante in campo aperto di rovescio.
Nel secondo set, la reazione di Tiafoe è anche figlia di una posizione più vicina alla riga di fondo, che obbliga il n. 44 ATP a qualche errore in più. In ogni caso, la sua presenza nel match rimane straordinaria. Un atteggiamento che lo mantiene freddo sia sullo 0-30 nel secondo game, sia sulle palle break (due non consecutive) cancellate ancora col servizio nel quarto gioco.
Even @mattearnalds had to smile at this ??#MMOpen pic.twitter.com/GCRPC88okk
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Il momento di Tiafoe appare positivo quando nel settimo game fa segnare due vincenti per salire 30-15. In realtà, però, è il vincente di Arnaldi sul punto successivo che cambia tutto nel set. L’italiano ne trova un altro (di dritto), subito dopo, per issarsi a palla break, e la trasforma aggiudicandosi un intenso scambio sul 30-40 con l’errore di dritto dello statunitense. A quel punto Arnaldi è in controllo della partita, ma la tensione gli gioca brutti scherzi. La prima lo abbandona sul 5-4, dove Tiafoe parte indovinando una risposta vincente e – sfruttando qualche gratuito dell'azzurro – chiude con uno smash vincente. Dal 5-5, però, arriva anche l'ultima è più grande dimostrazione della grande consapevolezza tattica e mentale di Arnaldi, che raccoglie un nuovo break grazie all'ultimo passaggio a vuoto di Tiafoe, e nel game finale recupera di nuovo da 0-30 grazie alla prima di servizio.
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