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Atp

Amburgo, Darderi cede a Rublev

Andato in svantaggio, l'italiano ha vinto il secondo set e solo nel finale ha finito con l'arrendersi alla testa di serie n.3 che centra così la sua terza semifinale in stagione

di | 22 maggio 2025

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Luciano Darderi (foto FITP)

Collocato sul Centrale, senza più né vento o altro a condizionarne la prestazione, Luciano Darderi è stato eliminato ai quarti di finale del  “Bitpanda Hamburg Open” (ATP 500 - montepremi 2.158.560 euro) da Andrey Rublev. 61 36 63 il punteggio finale per l'attuale n.17 del mondo e testa di serie n.3 del tabellone, al termine di una sfida tanto muscolare in avvio quanto nervosa nell'epilogo. Merito del russo, che sulla terra battuta vanta due Masters1000 in carriera, è stato quello di aver trovato fin da subito nel suo gioco quelle risposte in grado di fortificarne un po' le convinzioni,. Le tre palle break costruite da Darderi nel primo game, anziché annunciarsi nelle intenzioni come il tentativo di volersi subito calare nel match, si son rivelate figlie di una freddezza che in breve Rublev ha saputo tramutare in confidenza consolidando gioco dopo gioco il suo servizio e affinando al tempo stesso una risposta che, sia sulla prima che sulla seconda palla dell'azzurro, hanno portato lui in dote ben due break grazie ai quali è riuscito a chiudere il primo set in appena mezz'ora. 

Scosso e con ben poche certezze in mano, l'italiano nel secondo set anziché rassegnarsi all'idea di una brutta giornata ha provato invece a dar a questa un senso trovandolo fin dai primi scambi, finalmente più precisi e a lui favorevoli quando non conclusi dopo pochi colpi. La conferma, questa, che se costretto a giocarsela anziché vedersela offrire, Rublev avrebbe incontrato molte più difficoltà di quelle emerse sin lì. E infatti con l'arrivo dei primi gratuiti, ecco lo smarrimento cominciare a farsi largo sull'ex n.4 del mondo, e il nervosismo, e infine il panico. Per un 6-3 in favore di Darderi da cui ripartire con ben altro ottimismo. 

Che non ha risentito del break incassato in avvio, né del 3-0 provvisorio cui si è visto inchiodato l'italiano nel terzo set. E' stata invece una chiamata dubbia a far saltar lui i nervi, questione di centimetri e di una review mai effettuata su uno scambio chiuso dal russo. Inutile il botta e risposta con il giudice di sedia mentre Rublev ad occhi chiusi cercava impassibile di isolarsi dal resto. Alla ripresa, commesso il primo errore, Darderi ha scagliato in terra la sua racchetta e a nulla son serviti i suoi successivi due assalti al servizio del n.3 del seeding, fragile negli occhi ma dimostratosi solido quanto basta per mandare agli archivi la sua tredicesima vittoria del 2025.


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