

Il regno di Ivan Lendl finisce in una sera di mezza estate newyorkese. Il nuovo padrone è lo svedese Mats Wilander che firma 3 Slam su 4 trionfando a Melbourne, Parigi e Flushing Meadows.
di Luca Marianantoni | 20 ottobre 2023
Al Roland Garros le stelle sono sempre Lendl e Wilander. Agli ottavi c'è l'attesa rivincita tra Ivan il Terribile e SuperMac: è un match stellare, disturbato dalla pioggia. L'americano è vivo e Lendl lo teme: il ceco perde il primo set, poi si riprende fino al 4-2 del terzo. Il giorno dopo Lendl sale 2 set a 1 e sul 5-4 del quarto deve sottostare a un altro rinvio per pioggia. Al ritorno in campo Lendl firma il game che lo manda ai quarti, ma contro Svensson è un giocatore irriconoscibile, svuotato, e perde nettamente in tre set. Wilander rischia di uscire al terzo turno contro Zivojinovic, che va avanti fino al 5-2, 30 pari del quinto; ai quarti è sotto un set e 1-5 al secondo contro Emilio Sanchez, ma si salva, come contro Agassi in semifinale, che schianta 6-0 al quinto, per poi dominare in finale Henri Leconte con 72 prime di servizio su 74. Il talento di casa, nonostante un torneo eccellente - con l'acme della vittoria in cinque set su Becker - non riesce a entrare nel cuore dei francesi, da sempre innamorati di Noah ed esce tra i fischi del pubblico. Così il 5 giugno Mats ha mezzo Slam in tasca.
Wimbledon è dietro la porta e per Wilander è la prova più ardua da superare. Lo svedese arriva ai quarti senza perdere set dopo aver fatto fuori ancora Zivojinovic. McEnroe esce al secondo turno contro Masur, Lendl è in uno stato precario e si affida a una volée di rovescio terminata sulla riga di fondo per salvare un match point a Mark Woodforde sul 6-7 del quinto set prima di avere la meglio per 10-8. Ai quarti Wilander abbandona il sogno Grande Slam perdendo nettamente da Mecir, Becker batte Cash in tre set, Lendl lo imita contro il morbido Mayotte ed Edberg impiega quattro set per far fuori Kuhnen che aveva eliminato in cinque set Connors.
In semifinale Edberg sembra spacciato contro Mecir che vince i primi due set e si procura tre palle break consecutive sul 3 pari del terzo: all'improvviso però il talento dello svedese si accende e quello dello slovacco si spegne fino a perdere 6-4 al quinto. Nell'altra semifinale si trovano di fronte Lendl e Becker: il tedesco, nonostante la sbavatura iniziale (2-4), potrebbe chiudere in tre set, ma Lendl si sveglia sui tre match point che Becker non concretizza. L'oscurità rinvia il quarto set a sabato che non sfugge a un Becker molto determinato. Domenica la finale tra due finissimi interpreti del serve and volley inizia in ritardo per la pioggia: Edberg manca la palla del 4-0 e Becker passa a condurre 5-4 quando la pioggia rinvia la finale a lunedì. Alla ripresa Becker vince il primo game e il set, ma il resto è tutto per Edberg che per due ore gioca un tennis celestiale, fatto di grazia e precisione. E' uno dei punti cardine dell'ultima grande rivalità tra attaccanti della storia che tra il 1984 e il 1996 manda in scena 35 repliche (20-14 il bilancio per il tedesco).
Il 24 luglio, dopo quasi 4 anni di digiuno, Connors torna a vincere un torneo (il numero 106) battendo Gomez a Washington e il 7 agosto McEnroe gioca la centesima finale della carriera perdendo a Indianapolis da Becker. I big arrivano all'Open degli Stati Uniti con Wilander campione a Cincinnati su Edberg, e Agassi dominatore a Stoccarda, Stratton Mountain e Livingston.
A Flushing Meadows c'è la resa dei conti della rivalità tra Lendl e Wilander, ma anche la nascita dell'Atp Tour (programmata per l'inizio del nuovo decennio), ufficializzata in una conferenza stampa tenuta nel parcheggio dell'impianto da Hamilton Jordan, presidente dell'Atp, e Wilander stesso. I giocatori vogliono più potere decisionale rispetto al peso del momento che è appena del 33% all'interno del Pro Council. Lendl-Wilander è la finale annunciata, ma il ceco inizia il torneo male e ha bisogno del quinto set per tenere testa ad Amos Mandsorf. Wilander al quinto ci va al secondo turno per avere ragione del pericoloso Curren, turno che costa caro a Becker e McEnroe, superati da Cahill e Woodforde. Non ci sono più grosse sorprese se non la clamorosa eliminazione di Edberg, battuto in una maratona di long set da Aaron Krickstein (5-7 7-6 7-6 4-6 7-5). In uno scontro generazionale dei quarti, Agassi rifila tre set a zero a Connors, poi impegna Lendl ma nulla e nessuno può scongiurare la finale designata tra il ceco e lo svedese.
Lendl insegue Wilander dall'inizio alla fine, come nel secondo set quando recupera da 1-4, o nel quarto set quando reagisce da grande campione allo svedese giunto a pochi punti dal successo (4-3, 30-0 e servizio). Nel quinto set Lendl recupera un break, poi sale 3-2, 0-30 sul servizio di Wilander. Sul 15-30 c'è il punto del destino: i due si affrontano a rete e ha la meglio lo svedese che firma un parziale di 9 punti a 1 arrivando a servire per il match sul 5-4. Lendl annulla il primo match point con un passante di rovescio, Wilander cancella due palle break con un servizio vincente e uno smash. Poi Lendl sbaglia un passante di rovescio e mette in rete la risposta. Lo svedese è il nuovo re del mondo.
A Mecir va la medaglia d'oro ai Giochi di Seul, Wilander sbanca il torneo di Palermo nella stessa settimana in cui Michael Chang si mette in luce a San Francisco. Connors arriva a 107 titoli Atp a Tolosa. La fine dell'anno è tutta per Becker che vince a Tokyo, a Stoccolma, in finale al Masters contro Lendl e a Goteborg la prima coppa Davis della storia per la Germania Ovest grazie anche a Charly Steeb.
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