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United Cup su SuperTennis, quarti: venerdì live dalle 7.30 Italia-Repubblica Ceca

Sydney, nel day 8 del torneo, la squadra azzurra, finalista nel 2023 e fin qui a punteggio pieno, si giocherà un posto in semifinale con il team della Cechia, ripescato come una delle due miglior seconde ma avversario da prendere con le molle

di | 01 gennaio 2025

United Cup 2025: il team dell'Italia (foto Getty Images)

United Cup 2025: il team dell'Italia (foto Getty Images)

Venerdì alla “Ken Rosewall Arena” di Sydney (dalle ore 7.30 live su SuperTennis e SuperTenniX) l’Italia torna in campo per giocarsi con la Repubblica Ceca il pass per le semifinali di United Cup, competizione a squadre mista che ha inaugurato la nuova stagione agonistica.

E intanto, relax...

Gli azzurri, finalisti nell’edizione del 2023 (la prima del torneo) stoppati dagli Stati Uniti - che potrebbero ritrovare dall’altra parte della rete in caso di qualificazione alle semifinali -, nei round robin del Gruppo D hanno battuto Svizzera e Francia perdendo un set soltanto in sei incontri (anche se Cobolli ha dovuto annullare un match-point ad Humbert) per la gioia del capitano Renzo Furlan (coach di Jasmine Paolini). 

La Cechia nei round robin del Gruppo B ha battuto al doppio decisivo la Norvegia ed ha ceduto sempre al doppio decisivo alla Polonia, venendo ripescata ai quarti come una delle due migliori seconde (più precisamente la migliore seconda dei tre gruppi in campo a Sydney).

La vincente di questa sfida troverà nelle semifinali - in programma sabato - gli Stati Uniti, campioni nel 2023.

Jasmine Paolini (Getty)

Jasmine Paolini (Getty)

Si comincerà con il singolare femminile tra Jasmine Paolini, n.4 WTA, e Karolina Muchova, n.22 WTA. La 28enne di Olomuc ha vinto tutte e quattro le sfide precedenti con la 28enne di Bagni di Lucca, la più recente in due set negli ottavi dell’ultimo Us Open.

Per Jasmine - che ha concesso appena due game a Belinda Bencic ed ha riservato lo stesso trattamento a Chloe Paquet - è appena andato in archivio un 2024 “pazzesco”, come lei stessa ama definirlo. Due finali Slam, Roland Garros e Wimbledon, primo trofeo “1000” a Dubai, oro olimpico in doppio con Sara Errani ai Giochi di Parigi oltre a tre titoli di specialità nel tour (tra cui gli Internazionali BNL d’Italia a Roma), doppia qualificazione alle WTA Finals di Riyadh e chiusura in grande stile con la conquista della Billie Jean King Cup. Senza dimenticare il “best ranking”, proprio n.4, eguagliando il primato di Francesca Schiavone.

Anche per Karolina un mezzo 2024 molto ma molto positivo. Mezzo perché la stagione della ceca è iniziata solo a giugno dopo il lungo sto per risolvere il problema al polso destro (è stato necessario un intervento chirurgico), infortunatosi durante la semifinale a New York del 2023. Nei cinque mesi che ha giocato Muchova - arrivata fino al n.8 WTA a settembre 2023 - ha fatto registrare un bilancio di 21 vittorie e 7 sconfitte. Ha raggiunto i quarti ad Eastbourne (erba), il torneo del rientro, la finale a Palermo (terra) e per la seconda volta di fila la semifinale allo Us Open (cemento) a riprova della sua versatilità. E poi ancora una finale nel “1000” di Pechino ed una “semi” a Ningbo. Con la prospettiva di un 2025 di nuovo da protagonista (non ha punti da difendere fino a fine giugno).

Flavio Cobolli in azione (foto Getty Images)

Flavio Cobolli in azione (foto Getty Images)

Quindi un interessantissimo match tra Flavio Cobolli, n.32 ATP, e Tomas Machac, n.25 ATP, con il ceco che si è sempre imposto nei due confronti precedenti, disputati al turno di qualificazione dello Us Open 2022 (cemento) ed al primo turno del Challenger di Andria (veloce indoor) dello stesso anno. In questa edizione di United Cup il 22enne romano ha battuto in due set Dominic Stricker ed in tre Ugo Humbert al quale ha annullato un match-point: il 24enne di Beroun ha invece ceduto a Casper Ruud in tre set ma ha poi superato Hubert Hurkacz sempre in tre set.

Nel 2024 Cobolli ha vissuto la miglior stagione della sua giovane carriera passando dal n.101 ATP del primo gennaio all’attuale n.32, dopo essere stato anche top 30 a fine settembre. Ha iniziato con un terzo turno all’Australian Open (partendo dalle qualificazioni) e strada facendo ha messo a referto una finale a Washington (stoppato da Korda), una “semi” a Ginevra ed altri quattro piazzamenti nei quarti oltre ad un altro terzo turno Slam, allo Us Open. Aveva chiuso l’anno anzitempo a causa di un problema alla spalla, ora definitivamente risolto, come ha dimostrato nei match giocati a Sydney.

Una stagione quella appena andata in archivio illuminata da grandi progressi anche per Machac,  che gioca un bel tennis pulito, essenziale e votato all’attacco: l’ha iniziata al n.78 ATP e l’ha conclusa al n.25 ATP (“best ranking”, firmato a metà ottobre). Per lui prima finale ATP raggiunta sulla terra di Ginevra (stoppato da Ruud) ma anche prima semifinale in un Masters 1000, quello di Shanghai (fermato da Sinner) oltre alla “semi” di Tokyo: da segnalare poi i quarti nel “1000” di Miami (battuto da Sinner), nel “250” di Marsiglia e nel “500” di Vienna. Negli Slam il miglior risultato - dell’anno e in carriera - sono stati gli ottavi allo Us Open, battuto da Draper.

Sara Errani e Andrea Vavassori (foto X)

Sara Errani e Andrea Vavassori (foto X)

Va ricordato che in un eventuale doppio misto l’Italia può schierare i campioni dell’ultimo Us Open, Sara Errani e Andrea Vavassori, a Sydney vincitori in due set sia su Bencic/Stricker che su Lechemia/Roger-Vasselin.

La Cechia sulla carta si affida a Muchova e Machac, che hanno vinto contro Eikeri/Durasovic ma hanno perso contro Swiatek/Hurkacz.


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