La matematica non condanna ancora Jannik Sinner ma la corsa alla prima posizione mondiale è tutta nelle mani di Carlos Alcaraz. L'azzurro costretto a vincere tutto.
di Luca Marianantoni | 27 ottobre 2025
Nonostante la vittoria a Vienna, la speranza di Jannik Sinner di chiudere l'anno al primo posto del ranking mondiale è appesa al lumicino.
Sinner, vincendo a Parigi l'ultimo Masters 1000 della stagione e a Torino le Nitto ATP Finals da imbattuto, arriverebbe massimo a quota 11.500 punti. Alcaraz invece, compresi i 10 punti garantiti a Parigi, parte da una base sicura di 11.050 punti, ovvero 450 in meno di Sinner. Per colmare questo divario, considerando come dato di fatto l'en plein di Sinner negli ultimi due tornei, allo spagnolo serve la finale a Parigi (650 punti).
Per lasciare i giochi aperti fino a Torino, Alcaraz dovrebbe perdere al massimo in semifinale (400 punti). In questa maniera si fermerebbe a 11.440, appena 60 in meno rispetto a Sinner. E questo costringerebbe Alcaraz a dover vincere almeno una delle tre partite del girone all'italiana di Torino.
Se Sinner raggiunge la finale a Parigi e vince Torino da imbattuto arriva massimo a 11.150, cifra colmabile da Alcaraz vincendo 2 partite a Parigi. Se Sinner vince Bercy e Torino, perdendo però una partita a Torino, arriva massimo a 11.300 punti, cifra colmabile da Alcaraz con la semifinale a Parigi.

Sinner, a Vienna ecco il bis
L'ipotesi migliore per Sinner rimane quella che il suo rivale faccia al massimo i quarti a Bercy (200 punti) e vinca una sola partita a Torino (200) senza raggiungere le semifinali. Difficile, ma non impossibile.