

Non un grande inizio di stagione quello del danese, anzi il peggiore da quando frequenta il tour maggiore. Ma, almeno a parole, Holger sembra piuttosto convinto delle scelte fatte e soprattutto si sente motivato dai grandi progressi di Sinner (“Ha giocato una stagione incredibile”) ed Alcaraz
di Tiziana Tricarico | 11 febbraio 2025
Magari si è ricordato che proprio sulla terra sudamericana, quella di Santiago del Cile per essere precisi, a marzo del 2021 ha raggiunto i suoi primi quarti di finale in un torneo del circuito maggiore, per giunta partendo dalle qualificazioni. Nel main draw eliminò Baez e Paire prima di cedere a Delbonis: era n.410 ATP prima del torneo, n.317 alla sua conclusione. Il “best” pazzesco, n.4, sarebbe arrivato solo due anni e mezzo e tante vittorie più tardi.
Sembra una sorta di “ritorno alle origini” quello di Holger Rune che, per provare a riprendersi quel posto nell’élite mondiale perso oramai dieci mesi fa, dopo due stagioni in cui aveva scelto il veloce indoor del Vecchio Continente è tornato sui suoi passi preferendo la “gira” sul “rosso” del Sud America. Il danese, protagonista del peggior inizio di stagione della sua ancor giovane carriera - 5 vittorie e 4 sconfitte (6 e 5 se si considerano anche i match di Davis) - ha raccontato nella conferenza stampa alla vigilia dell’esordio nell’”IEB+Argentina Open” (ATP 250 - montepremi 688.985 dollari) di Buenos Aires, dove è il secondo favorito del seeding, i motivi della sua scelta.
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La brutta sconfitta di Rotterdam contro lo spagnolo Martinez, peraltro con l’attenuante di un forte raffreddore, ha riaperto le discussioni sulle scelte fatte nell’ultimo anno dal 21enne di Gentofte, a cominciare dal valzer dei coach.
Ed anche il repentino cambio di superficie tra il veloce indoor olandese e la terra battuta argentina pare un po’ azzardato (anche se nel 2021 ha fatto di peggio giocando in sequenza Cordoba, Buenos Aires, Marsiglia, Santiago vincendo un match soltanto, all’”Open 13 Provence”).
“Mi sono già allenato una volta anche se sono arrivato solo questa mattina, quindi mi sto adattando alle condizioni - ha detto Rune -. L’ultima volta che sono stato qui è stato molti anni fa (tre…; ndr), quindi sono un giocatore completamente diverso: ora sono più affermato. Questa volta sono più fiducioso. È troppo presto per pensarci, ma il prossimo Slam sarà sulla terra battuta…”.
“Penso che sia una grande opportunità per acquisire fiducia sul ‘rosso’ sia ora in Argentina che a Rio la prossima settimana. Sicuramente non è troppo facile. Due giorni fa ero a Rotterdam, mi sono ammalato dopo il primo match e questo ha reso tutto ancora più complicato. Sono rimasto in camera. Ora sono riuscito a recuperare e mi sento bene. Questo era già il mio programma di quest’anno. Ho giocato la Coppa Davis e pensavo di poter fare meglio a Rotterdam, ma mi sono ammalato”.
Charlamos con ???? Holger Rune en la previa de su debut en #BuenosAires. Un tipazo. ?? pic.twitter.com/CZQG2F6JSB
— ESPN Tenis (@ESPNtenis) February 10, 2025
Rune ha ben chiaro l’obiettivo per questo 2025: “Massimizzare il mio potenziale, migliorare sotto ogni aspetto: mentale, tennistico e fisico. Credo già di essere ora un giocatore migliore rispetto all’inizio di stagione, o almeno ho questa sensazione. Guardando la classifica, voglio assolutamente migliorarla, partendo già da qui”.
Ed ha dichiarato di non sentire la pressione per i risultati di Sinner ed Alcaraz: “Sono dei grandi campioni, non sento la pressione: al contrario mi motivano e spingono a lavorare ancora più duramente. Sono migliorati davvero tanto nell’ultimo anno, soprattutto Jannik che ha fatto una stagione incredibile. Voglio migliorare per poter giocare partite a questo livello”.
A Baires Holger è accompagnato non solo dall’onnipresente mamma Aneke ma anche dalla sorella Alma. “È complicato per i tennisti viaggiare, quindi è bello poter avere con noi parte delle nostre famiglie. Sono molto felice di avere il loro sostegno che rende i viaggi molto più facili. Ci si sente più a casa”.
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