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Nitto ATP Finals: Fritz si prende la finale, Zverev battuto

Lo statunitense (n.5) supera il tedesco (n.2), due volte vincitore di questo torneo, al tie-break decisivo e domenica si giocherà il titolo o con Sinner (n.1) o con Ruud (n.7)

di | 16 novembre 2024

L'esultanza di Taylor Fritz (foto Sposito/FITP)

L'esultanza di Taylor Fritz (foto Sposito/FITP)

E’ decisamente il suo anno: prima volta in finale Slam (Us Open) e alle Nitto ATP Finals. Un’accoppiata che ad un tennista a stelle e strisce non riusciva dal 1999 (Agassi). Taylor Fritz è il primo a staccare il pass per l’ultimo atto delle Nitto ATP Finals, di scena sul veloce indoor dell’Inalpi Arena. In semifinale lo statunitense, n.5 ATP, si è imposto per 63 36 76(3), al termine di una battaglia di due ore e 21 minuti, sul tedesco Alexander Zverev, n.2 del ranking, vincitore due volte di questo torneo (nel 2018 a Londra e nel 2021 proprio a Torino).  

Dal 1990 Taylor è solo il terzo giocatore di 27 anni o più a raggiungere la finale al “Master” dopo Davydenko (2009) e Murray (2016).

Stats - Il californiano vince la battaglia degli ace, 15 contro 10. Il tedesco mette più prime in campo, 78% contro il 71%, ma l’americano ha una percentuale migliore di punti realizzati, 85% contro 80%, mentre con la seconda è davanti Zverev, 50% contro il 33%. E a riprova che nel tennis i punti non sono tutti uguali “Sascha” ha messo a referto più vincenti, 34 contro 312, e meno errori gratuiti, 29 contro 34. Ma la finale domenica la giocherà Taylor….

Il diritto di Alexander Zverev (foto Sposito/FITP)

Il diritto di Alexander Zverev (foto Sposito/FITP)

IL MATCH

Lo statunitense era in vantaggio per 6 a 5 nel bilancio dei confronti diretti con il tedesco ed aveva vinto tre delle quattro sfide disputate in stagione, proprio le tre più recenti (ottavi a Wimbledon e quarti allo Us Open soprattutto, e poi in Laver Cup).

Primo set deciso da un unico break, subito da Zverev nel sesto game, alla seconda palla-break. Il problema per “Sascha” è che nei turni di battuta di Taylor non si gioca, nel senso letterale del termine (il due volte re di Roma riesce ad arrivare a “trenta” nel game d’apertura e poi basta): lo statunitense serve la seconda solo sei volte in tutto il set e soprattutto ha uno spaventoso 95% di realizzazione con la prima….

Il 27enne di Amburgo - che di suo solo in tre occasioni deve servire la seconda e che ha l’86% di punti conquistati con la prima - cancella un primo set-point con una risposta aggressiva ma non il secondo dei tre consecutivi, e Fritz incamera il 6-3.

Zverev è un po’ nel pallone perché si ritrova un set sotto (senza aver giocato male) ed è decisamente polemico con il proprio angolo, anche al cambio campo. Ad ogni modo nel secondo parzoiale serve per primo, che forse un po’ aiuta (1-0). Il problema per il tedesco è che l’americano continua a rispondergli, soprattutto nei piedi, e non lo lascia tranquillo (2-1).

Nel quarto gioco arriva però la prima palla-break per il tedesco, prontamente cancellata da Fritz con un ace: ne arriva una seconda e stavolta il passante di diritto di Zverev tirato lì nei piedi mette in mostra le lacune dell’americano sottorete (3-1). Si scambia di più questo favorisce il tedesco, che ritrova serenità e solidità al servizio confermando il vantaggio (4-1).

Con un morbido passante di rovescio incrociato nei piedi Fritz nel settimo gioco si procura la chance del contro-break ma Zverev ci mette la prima, e poi resta avanti (5-2). Taylor sfrutta il vantaggio di servire con palle nuove, va in doppia cifra con gli ace e resta in scia (5-3) ma Alexander recupera da 0-30 e pareggia il conto dei set (6-3).

Fritz ricomincia a macinare nella frazione decisiva (1-0) e Zverev gli sta dietro. Nel quinto game passaggio a vuoto dello statunitense che si ritrova sotto 0-40 ma il tedesco non ne approfitta: i due si fanno del male fisico con scambi a tutto braccio che sfiorano i trenta colpi e alla fine è Taylor a portare a casa un turno di battuta da 14 punti, il più lungo del match (3-2).

Nel settimo gioco Taylor si complica la vita da 40-0 ma riesce a restare avanti (4-3). In quello successivo “Sascha” annulla due palle-break, la prima grazie al servizio, la seconda con il rovescio incrociato: con un doppio fallo ne concede una terza ma ancora “san servizio” lo aiuta (4-4).

Nell’undicesimo game è Fritz a dover annullare una palla-break e poi ancora un'altra prima di riuscire a tenere un altro turno di battuta da 14 punti, e da quasi dieci minuti di durata (6-5). Fa alla svelta invece Zverev a raggiungerlo (6-6), ed è il tie-break a decidere. Taylor prende un mini-break di vantaggio su un insolito errore di rovescio del tedesco (2-0), prova a prendere il largo (4-1) ma “Sascha” non molla (4-3): lo statunitense arriva al triplo match-point (6-3) e chiude con il diritto inside-out.

Il diritto di Taylor Fritz (foto Sposito/FITP)

Il diritto di Taylor Fritz (foto Sposito/FITP)

Davvero ottima la stagione del 27enne di Rancho Santa Fe, che ha un bilancio di 52 vittorie e 22 sconfitte. Fritz ha messo in bacheca altri due trofei - il “250” sul cemento di Delray Beach ed il “250” sull’erba di Eastbourne - che hanno fatto salire ad otto il computo complessivo.

Per lui anche la finale sul “rosso” di Monaco di Baviera e quella già citata sul cemento dello Us Open, la prima in carriera in uno Slam. Ora ecco la sua prima finale al “torneo dei maestri”, dove due anni fa all’esordio era stato stoppato in “semi” con due tie-break da Nole. Non male davvero.


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