Abilissimo alchimista, eccellente difensore e straordinario nella lettura delle partite, Medvedev ha un carattere particolare. Che in campo non sempre piace. Fuori, invece, coltiva passioni particolari: la matematica, la fisica, gli scacchi. E i motori
01 novembre 2024
E' vero, non vince un torneo dal maggio 2023, quando si portò a casa gli Internazionali BNL d'Italia dopo aver battuto in finale Holger Rune. Daniil Medvedev non è nel miglior momento della sua carriera: il russo è stato ampiamente scavalcato da Alcaraz e Sinner, non riuscendo a trovare la chiave per risalire. Ma Daniil rimane un giocatore di vertice, dalla carriera straordinaria. Ex numero uno del mondo, plurifinalista Slam, giocatore in grado di impedire a Djokovic di completare il Grande Slam in un anno (nella finale degli Us Open 2021).
Abilissimo alchimista, eccellente difensore e straordinario nella lettura delle partite, Medvedev ha un carattere particolare. Le sue reazioni nei confronti dei giudici di sedia, nei confronti del pubblico e a volte pure degli avversari, sono già nella storia del tennis. Uomo completamente diverso fuori dal campo, Daniil ha tantissime passioni che lo rendono speciale.
Il campione nato a Mosca gioca un tennis scientifico, anche frutto dei suoi studi. "Mia madre mi ha sempre offerto molte attività diverse oltre al tennis, perché temeva potessi non avere successo. Pertanto, ho studiato fisica e matematica. Ciò ha contribuito a sviluppare le capacità analitiche che ora mi aiutano in campo", aveva detto al russo qualche tempo fa in un'intervista a The Tennis Time.
Da lì nascono tantissime altre passioni, fra cui gli scacchi, che sono uno degli hobby preferiti del finalista degli Australian Open 2024. "Amo anche la PlayStation, ma a scacchi gioco molto. Non sono male, anche se sono chiaramente un amatore. Potrei diventare un ottimo giocatore di scacchi dopo la mia carriera nel tennis". Probabilmente anche questa disciplina gli consente di leggere le partite meglio degli altri quando ha la racchetta in mano.
"Meddy" ha anche la passione per le moto. Lo ha dichiarato durante le Atp Finals di Torino del 2023, considerando il motorsport un'alternativa valida al tennis. Il campione russo ha ammesso il suo desiderio di intraprendere un vero e proprio percorso al volante: "In base alla piega che prenderà la mia vita, cercherò di diventare un pilota amatoriale. Questo è il mio sogno. Chiaramente non ho chance di diventare un professionista. In compenso mi piacerebbe partecipare ad alcune gare come il Ferrari Challenge. Pagando, si può correre tutto l'anno sui migliori circuiti al mondo. Penso che lo farò insieme ai miei amici". Uno dei suo legami più forti è con Daniil Kvyat, ex pilota di Red Bull e Toro Rosso. Con lui Medvedev si era allenato sui kart un paio di anni fa.
Ma il suo migliore amico è sicuramente Andrey Rublev. Connazionale di Daniil dal carattere esplosivo, Rublev è appena uscito di scena al primo turno di Parigi-Bercy contro Cerundolo, dopo aver colpito ripetutamente con la racchetta il suo ginocchio, facendolo sanguinare. L'ennesimo comportamento autolesionista di Andrey, che è legatissimo a Daniil ed è stato anche il padrino della figlia di Medvedev. I due si sono sfidati nove volte nel circuito Atp, con un bilancio di sette vittorie e due sconfitte in favore di Daniil. "In campo purtroppo non ci sono amici", sottolinea spesso Medvedev, che considera Rublev come "uno di famiglia".
Sicuramente, invece, Sascha Zverev non è amico di Medvedev. Il tedesco, che non ha mai nascosto di non amare i comportamenti in campo del russo, sbottò dopo una partita piena di polemiche a Montecarlo 2023. "Daniil? E' il giocatore più scorretto che io abbia mai affrontato". Medvedev non si è fatto attendere e ha risposto per le rime. "Sono amico di 90 giocatori del circuito e in buoni rapporti con altri 50. In passato ho litigato e avevo torto, ma di Zverev non sono mai stato amico, anche se lui diceva il contrario. Prima di parlare di correttezza dovrebbe guardarsi allo specchio". Mai banale, sempre Medvedev.