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Alessandro Cattelan ha intervistato gli otto protagonisti delle prossime Nitto ATP Finals (10-17 novembre all'Inalpi Arena di Torino). Ad accogliere i campioni sul palco il Presidente della FITP Binaghi, quello dell'ATP Gaudenzi, il Sindaco di Torino Lo Russo e l'assessore regionale Tronzano
di Tiziana Tricarico, da Torino | 07 novembre 2024
La passione ha un diverso concetto del tempo. Un concetto estremamente flessibile, che non conosce limiti. E'quello che accomuna le migliaia di persone assiepate lungo il blue carpet che si snoda da piazza Carlo Alberto a Piazza Carignano, passando poi davanti al Museo del Risorgimento (che ha fatto da cornice al media day) fino al Teatro Carignano - uno dei più begli esempi di teatro all’italiana e allo stesso tempo uno dei luoghi simbolo della città - dov'è andato in scena il "Meet the Champion", condotto da Alessandro Cattelan. Gli otto protagonisti delle Nitto ATP Finals - in programma da domenica 10 a domenica 17 all'Inalpi Arena di Torino - hanno sfilato tra due ali di una folla entusiasta.
Scenografico l'ingresso in teatro: all'arrivo delle star del tennis si abbasano le luci in sala e restano illuminati solo i palchi. Parte la musica e uno dopo l'altro fanno il loro ingresso, in ordine di classifica inverso, accolti sul palco da Cattelan ("Questo è un evento che ha rapito la città"), dal Presidente della FITP Angelo Binaghi e dal quello dell'ATP Andrea Gaudenzi, ecco Andrey Rublev, Alex De Minaur, Casper Ruud, Taylor Fritz, Daniil Medvedev, Carlos Alcaraz, Alexander Zverev e Jannik Sinner. Mani sfiorate ai fan - soprattutto i più piccoli, pazzi di gioia nel vedere da vicino i loro idoli - nel salire sul palco, con l'applausometro che s'impenna decisamente a partire da "Carlitos" per toccare il top con il re del tennis mondiale, Jannik Sinner da Sesto Pusteria.
Sono tutti elegantissimi, con il beige a predominare tra giacche e pantaloni ma con "Sascha" e Jannik che hanno optato per un total blu, cangiante quello del tedesco, più sobrio quello dell'italiano.
Cattelan "da il La" al Presidente Binaghi, definendo ottimo il periodo attuale del tennis tricolore: "Diciamo che potrebbe essere peggio - risponde con un sorriso il numero uno della FITP -. E' un momento storico del tennnis italiano e questa è un'edizione già da record delle Nitto ATP Finals....Non solo partite ma anche tanto spettacolo, ed un palazzetto che era enorme e che ora è diventato piccolissimo visto l'entusiasmo degli appassionati".
Dopo il saluto di Gaudenzi ai giocatori e quello del Sindaco Lo Russo ("Speriamo di poter ospitare ancora tante edizioni del torneo") e quello dell'assessore regionale Tronzano ("Questi ragazzi sono un esempio: sono centrati, fortissimi ma anche umili"), spazio ai campioni, "interrogati" da Cattelan.
E' oramai un habituè delle Finals Andrey Rublev: "Non so se il mio approccio al torneo sia cambiato col tempo ma spero che cambino i risultati. So che sono felice di esere qui con questi ragazzi, che sono delle grandi persone anche fuori dal campo. Ai bambini posso dire: 'se davvero volete giocare a tennis godetevi il viaggio, cercate di lavorare duro e di crescere come persone, non solo in campo, siate grati per tutto quello che avete. E sappiate che servono grandi sacrifici'".
Alex De Minaur è l'unico esordiente di questa edizione: "Grande emozione essere qui per la prima volta: è il premio per il tanto lavoro e per tutti i sacrifici fatti - sottolinea l'australiano -. Sarò in campo con altri sette grandi giocatori e spero di far bene. L’Australia è un Paese che che ama lo sport, c’è grande passione, il tifo è speciale. Non mi aspetto di vedere tanti australiani qui ma credo che in tanti faranno il tifo per me da casa".
Casper Ruud ricorda molto bene una partita giocata a Torino: "Due anni fa la finale persa contro Novak, è sempre difficile affrontarlo. Stavolta non c’è....La Norvegia non ha una grande tradizione nel tennis: mio padre ha cercato di guidarmi. Il mio idolo? Rafa!"
Per l'occasione è ritornato al suo colore di capelli naturale, abbandonando il biondo platino (abbastanza discutibile) sfoggiato a Parigi-Bercy, Taylor Fritz: "Essere qui è un grandissimo onore. Lavori tutto l’anno, giochi tantissimo per esserci. Finire qui la stagione è speciale. Se facessero un film su di me chi vorrei che mi interpretasse? Direi Leonardo Di Caprio".
Sesta presenza alle Finals per Daniil Medvedev: "Sono felice di essere qui: servono tanti punti e devi fare risultati per tutto l’anno per potercela fare. Il mio tennis è cambiato nel tempo, a 19 o 20 anni ero super aggressivo (E intanto Rublev se la ride...). Diciamo che in campo cerco di fare quello che serve per vincere".
"Per me l’obiettivo a inizio anno è qualificarmi per questo torneo - sottolinea Carlos Alcaraz ("La tua vita è solo tennis", lo prende in giro Zverev) - e per riuscirci devi devi lavorare duro. Cosa devo fare per vincere il titolo? Dovrò giocare al meglio perchè affronterò i migliori. E se in campo sorrido, se sono felice, so che posso essere solido e aggressivo".
"L'Italia per me è un Paese speciale - rivela Alexander Zverev, che alle Nitto ATP Finals ha già trinfato due volte (2018 e 2021) -. In Italia ho vinto il mio primo Masters 1000 a Roma, il mio primo 1000 dopo l’infortunio (sempre a Roma), la prima edizione delle Nitto ATP Finals a Torino. Mi piace l’atmosfera che creano i tifosi italiani. Un consiglio ai ragazzi? Pensare sempre che ogni cosa è possibile. Da piccolo i dottori dicevano che non sarei potuto diventare un tennista professionista soffrendo di diabete. Ma la scienza e la tecnica sono andate avanti ed oggi è possibile. Anche il capitano del Real Madrid ha la stessa condizione".
Infine la star più attesa, il numero uno del tennis mondiale, che per la prima volta nella storia è italiano: "Buonasera a tutti", poi anche Jannik Sinner passa all'inglese come i suoi colleghi. "E' davvero speciale giocare in Italia. Quest’anno sono stato costretto a rinunciare a Roma ed è stata davvero dura. Credo che questo sarà un grande evento, l'atmosfera è fantastica". Il campione dell'Australian Open e dello Us Open ha poi risposto ad una domanda selezionata tra quelle dei tanti giovani appassionati. "Tu sei un supereoe per tantissimi ragazzi, ma chi era il tuo supereroe quando eri piccolo?", chiede Matteo. "E' una bella domanda, ma a dire il vero non lo so - la risposta di Sinner -. Forse Speed, da piccolo volevo correre veloce...". Momento di ilarità, poi precisa "Flash!"
"E il tuo?", chiede Cattelan a Matteo. "Djbala"....
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