Il greco racconta così, con una metafora efficace, i suoi problemi coi coach. Nel mentre, arrivano due ritiri canadesi: Pospisil e Bouchard. Ecco il meglio delle interviste dell'ultima settimana di tennis
28 luglio 2025
MA NON LO ODIAVA?
“La sua passione per il tennis è spettacolare. È così bello incontrare persone che amano il tennis quanto me. Penso sia molto importante condividere i propri pensieri: Agassi è un ottimo ascoltatore e dà ottimi consigli. Sono così grato di aver trascorso alcuni giorni con lui”. (Holger Rune su Andre Agassi).
FACILE, PER TE
“Sei troppo forte per non aver mai vinto un trofeo. Sono sicuro che in futuro accadrà”. (Alex De Minaur prova a consolare Alejandro Davidovich Fokina dopo averlo battuto, annullando 3 match-point).
IL CARATTERE DI FOKI
“Grazie al mio team e a mia moglie, che mi sopportano ogni giorno, il che non è facile, visto che ho un carattere molto particolare” (Alejandro Davidovich Fokina durante la cerimonia di premiazione).
MONTAGNE... GRECHE
“Ci sono stati molti cambiamenti, anche se non tutti sono stati resi pubblici. Stavo combattendo con le mie emozioni e con le mie decisioni ogni giorno. Finalmente posso dire che tutto si è calmato e che tutto sta andando come voglio, e sono felice di questo, nonostante gli errori che ho commesso. Accetto i miei errori, ma voglio andare avanti. È stato un po' come stare sulle montagne russe, non vado a negarlo...”. (Stefanos Tsitsipas sui cambi di coach).
LA SORPRESA DI THIEM
“Non mi aspettavo che altri due talenti generazionali arrivassero così presto dopo i Big 3, e con Novak Djokovic che sta ancora giocando. Dubito che vinceranno tutti i tornei del Grande Slam nei prossimi dieci anni, ma al momento sono molto più avanti di tutti gli altri”. (Dominic Thiem spiega come vede Sinner e Alcaraz).
OSAKA E MOU
“Grazie mille, Patrick. È stata un'esperienza fantastica imparare da te. Ti auguro solo il meglio per il futuro. Sei una delle persone più fantastiche che abbia mai incontrato. Sono sicura che ci rivedremo”. (Naomi Osaka chiude così la partnership con Patrick Mouratoglou).
LA CURIOSITÀ DI MIRRA
“Non avendo mai giocato in questo torneo prima, sarà molto interessante vedere come riuscirò a trovare il mio gioco e il mio ritmo su questa superficie e in queste condizioni. Quindi, nel complesso, sono molto emozionata e cercherò di giocare ogni partita con il 100% di concentrazione, poi vedremo come andrà”. (Mirra Andreeva prima dell'esordio a Montreal).
COME VOGLIO ESSERE RICORDATO
“Voglio essere ricordato come una brava persona, niente di più. Come qualcuno che è sempre stato onesto e ha difeso ciò in cui credeva, che ha lottato duramente e ha dato il massimo ogni volta che è sceso in campo, che si trattasse di allenamento o di una partita. Credo che sia tutto ciò che vorrei lasciare in eredità. Sento di essere sempre stato fedele a me stesso, sono sempre sceso in campo con il cuore in mano, lo stesso ho fatto anche nelle conferenze stampa. Per me, è sempre stato meglio essere così trasparente: è qualcosa che ti rende genuino, ti rende quello che sei. Spero di essere ricordato così”. (Vasek Pospisil sul suo addio).
PENTIMENTI
“Ci vogliono molta dedizione, sacrificio e impegno per avere una possibilità di successo. È qualcosa che ho fatto per tutta la vita fino ad ora, ma poi arriva un momento in cui non ne vale più la pena. Mi sento come se avessi attraversato l'intero spettro di risultati positivi e negativi, belli e brutti, e immagino che anche questa sia la vita, no? Il tennis è stato un piccolo assaggio di com'è la vita vera”. (Genie Bouchard commenta il suo addio).
NASCONDERE IL DOLORE
“Se ricordo bene, è successo da metà 2023 a metà 2024. Mi faceva male quasi sempre. A volte di più, a volte di meno. Non è stato facile perché in molte sessioni di allenamento si vuole lavorare sul servizio, ma io non l'ho fatto per paura di infiammare ulteriormente la spalla. Ma abbiamo trovato un modo per gestirla, e non ho più avuto dolore per un bel po' di tempo, da metà 2024. Quando mi faceva male, mi dava fastidio anche sul diritto. In effetti, era come se mi mancasse energia in generale. Ogni volta che si ha dolore, non è facile giocare”. (Daniil Medvedev sulle sue difficoltà fisiche, sempre tenue nascoste).