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Le perle della settimana - Cocciaretto: “Devo dormire, sveglia alle 5.30”

Una raccolta delle dichiarazioni più interessanti (e curiose) della scorsa settimana: dalla Billie Jean King Cup alla Laver Cup, ma non solo…

22 settembre 2025

Elisabetta Cocciaretto intervistata dopo la vittoria su Navarro in finale di Billie Jean King Cup (Getty Images)

Elisabetta Cocciaretto intervistata dopo la vittoria su Navarro in finale di Billie Jean King Cup (Getty Images)

COCCIARETTO, TRA FESTA E SONNO

"Come festeggeremo? Andremo in un ristorante italiano, ma dovrò anche provare a dormire qualche ora. Alle 5:30 del mattino dovrò lasciare l'albergo per andare a Pechino, a giocare le qualificazioni. Il nostro lavoro è anche questo. Ma oggi si festeggia, domani si vedrà”. (Elisabetta Cocciaretto dopo il successo in Billie Jean King Cup)

PAOLINI E LE NUOVE GENERAZIONI

"Ancora non riesco a crederci. È incredibile vedere come lottiamo sul campo dando il meglio di noi stesse. Giocare in Nazionale era qualcosa che ho sempre sognato. Spero che molte bambine inizino a giocare a tennis visto quanto sta crescendo in Italia. Speriamo di poter essere d'ispirazione per tante giovani”. (Jasmine dopo aver vinto la seconda Billie Jean King Cup consecutiva)

Jasmine Paolini (getty)

Jasmine Paolini (getty)

AGASSI E LA SETTIMANA MEMORABILE

"Molti dicevano che non avevamo alcuna possibilità di vittoria, ma questi ragazzi hanno dato il massimo e abbiamo sorpreso tutti. È stata una delle settimane più memorabili della mia vita nel tennis. Siamo stati una grande squadra. I giocatori non hanno mai smesso di credere in se stessi. Spero che il legame che abbiamo creato con loro continui durante l'anno, possono chiamarmi per qualsiasi necessità”. (Agassi dopo la vittoria in Laver Cup)

FRITZ E IL FUTURO CHE VERRA’

"Sapevo cosa dovevo fare. La vera domanda era se sarei riuscito a farlo. Le tre volte in cui avevo giocato contro Carlos (Alcaraz, ndr.), lui mi aveva sempre strappato il servizio nel primo game. Uscire indenne da quel primo game è stato fondamentale, era importante non mettere in dubbio le mie scelte. Ma ciò che conta davvero per me non è tanto la vittoria in sé, quanto il livello che ho espresso in campo. L’aver sfruttato i momenti importanti, aver avuto il coraggio di osare, di andare a prendermi i punti. Spero che questo possa essere un segnale di ciò che verrà in futuro”. (Fritz sul suo primo successo contro un n.1 del ranking Atp)

L'esultanza di Taylor Fritz in Laver Cup (Getty Images)

L'esultanza di Taylor Fritz in Laver Cup (Getty Images)

ALCARAZ E LA GRANDE ENERGIA

“Sabato sera è stata una serata difficile, la sconfitta contro Taylor (Fritz, ndr.) è stata dura da digerire ma sapevo che avrei avuto un'altra opportunità e domenica credo di aver giocato un tennis eccellente. Adoro questa competizione perché mi dà l'opportunità di trascorrere del tempo con i miei avversari, conoscerli meglio e imparare da loro. Questa settimana si è respirata una grande energia”. (Alcaraz sulla Laver Cup 2025)

Le perle della settimana - Cocciaretto: “Devo dormire, sveglia alle 5.30”

ZVEREV E I PROBLEMI ALLA SCHIENA

“Fritz gioca un tennis spettacolare e quando è al meglio può mettere in difficoltà chiunque. Ho dato il massimo e sono andato vicino a vincere un set ma non ho sfruttato le occasioni avute. Dopo gli US Open sono stato due settimane senza giocare a tennis a causa dei miei problemi alla schiena. Mi hanno fatto due iniezioni. Per ora la situazione sta tenendo, spero che continui così”. (Zverev fiducioso dopo 15 giorni di stop)

MURRAY E IL “PROBLEMA” DEL TENNIS

“I miei figli pensano che io sia un golfista. Mi dicono: ‘Papà, perché giochi tutti i giorni?’. In realtà, non ho giocato per 12 anni perché ho subito un intervento alla schiena quando avevo vent'anni e mi faceva male quando colpivo. Fortunatamente, da quando ho chiuso la mia carriera, è andata abbastanza bene, credo che il tennis fosse il problema principale e ora mi diverto molto. Il problema non era il dolore ma il fatto che non avevo il pieno controllo della gamba perché uno dei nervi della schiena era compresso dalla cisti. Però volevo solo giocare ancora una volta a Wimbledon. Avevo dato tutto e non c'era molto altro da fare. Pensavo che mi sarebbe mancato molto perché amo davvero il tennis. Non ho smesso perché non mi divertivo più, ho smesso perché fisicamente non riuscivo più a rendere al livello che volevo, e ci sono molte storie di atleti che finiscono la loro carriera e in un anno o 18 mesi hanno speso tutti i loro soldi o hanno problemi di salute mentale. Ad essere sincero, ero preoccupato. Ho dedicato del tempo a prepararmi al ritiro parlando con degli psicologi su come avrei potuto farlo. Ma in realtà non è stato affatto difficile, mi sto godendo molto la mia vita lontano dal tennis”. (Murray sulla sua passione per il golf e il suo addio tennis)

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