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Le perle della settimana: "Ne parleremo anche a 80 anni"

La finale tra cugini a Shanghai monopolizza le parole della settimana tennistica. Ma c'è dell'altro. Per esempio, Novak Djokovic che non risponde a una domanda sulle sue condizioni, oppure Aryna Sabalenka che lancia un paragone azzardato...

13 ottobre 2025

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NE PARLEREMO QUANDO AVREMO 80 ANNI

“Una cosa del genere non accadrà mai più, mai più nella storia. Non solo in questo secolo, ma nella storia in generale. Ciò che è successo non può accadere di nuovo. È magnifico, eccezionale. Parleremo di questo momento seduti su una panchina quando avremo tutti e due ottant'anni. Valentin l'ho sempre spinto, fin da quando eravamo piccoli. Sulla neve, sulla sua bicicletta, nel tennis. L'ho sempre spinto, come quando l'ho fatto venire in Texas per il college. L'ho incoraggiato durante i due anni che abbiamo trascorso insieme lì, come avevo fatto prima. Quando sono arrivato, ero solo. Quando è arrivato lui, ero lì. Mi sono preso cura di lui”. (Arthur Rinderknech parla dell'avventura con Vacherot e del loro rapporto).

PREMONIZIONI

“È pazzesco dirlo adesso, ma già da quest'estate avevo in mente questo torneo. Sapevo che era il torneo più importante prima della fine della stagione, quello a cui avrei avuto la possibilità di partecipare. Sapevo di avere una possibilità di entrare nelle qualificazioni, e se volevo raggiungere il mio obiettivo di essere tra i primi 100, dovevo fare bene qui. Ma ovviamente non avevo idea che sarebbe stato quello che avrei fatto...”. (Valentin Vacherot).

Le perle della settimana: "Ne parleremo anche a 80 anni"

QUANDO TI GUARDA ROGER

“Non mentirò: dopo aver vinto o perso qualche punto, lo guardavo con la coda dell'occhio, per vedere come reagiva ad alcuni colpi. È stato incredibile averlo lì in tribuna. Ogni volta che lo mettevano sullo schermo, credo che facesse più rumore tra il pubblico, rispetto ad alcuni dei punti importanti che abbiamo giocato. È un personaggio incredibile e grandioso per questo sport, e lo è anche adesso, dopo essere stato lontano dal tennis per quattro o cinque anni. Ieri ho giocato contro Novak Djokovic. Oggi ho incontrato Roger Federer: è stata una settimana pazzesca”. (Valentin Vacherot).

COME IN UN FILM

“Se ripenso a qualche giorno fa, ha battuto Machac, e poi stava aspettando Jannik Sinner. E pensi: 'Beh, sarà una bella storia, giocherà contro il numero 2, forse verrà distrutto, ma sarà comunque un grande torneo'. Poi, non gioca contro Sinner. E vince un'altra partita, e poi un'altra ancora. E poi gioca contro Novak Djokovic. Dunque dici: 'Incredibile. Ha la chance di giocare contro Djokovic una volta nella vita'. E finisce per battere un Nole che non è al cento per cento della forma, ma lo batte comunque. E infine, la finale contro Arthur Rinderknech e tutta la storia che c'è dietro. È come dicono tutti, siamo come in un film, come in una favola. È così che ci sentiamo in questo momento, come in una favola”. (Benjamin Balleret, coach di Vacherot).

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PROSSIMA DOMANDA

“Prossima domanda, grazie”. (La risposta di Novak Djokovic a chi gli chiedeva delle sue condizioni fisiche dopo la sconfitta contro Valentin Vacherot).

UN ALTRO PIANETA

“Al momento, Alcaraz e Sinner sono i migliori del mondo, ma non solo: c'è un divario enorme con tutti gli altri. Stiamo cercando di recuperare, ed è il nostro compito, ma li vedo superiori a noi sotto ogni aspetto. La loro costanza e il loro stile di gioco sono di un altro livello, ogni colpo fa la differenza”. (Jakub Mensik).

LA CURIOSITÀ DI ZIZOU

“Questi ultimi risultati significano molto per me. Sento di essere diventato coraggioso nei momenti decisivi e di migliorare ogni giorno. Ho 26 anni e il mio percorso è stato diverso dal solito, ma sono curioso di vedere fin dove posso arrivare”. (Zizou Bergs sui suoi progressi recenti).

Le perle della settimana: "Ne parleremo anche a 80 anni"

NON L'AVREMMO MAI DETTO

“Vogliamo tutti battere tutti i record, credo sia ovvio. Credo che però allo stesso tempo la cosa giusta da fare sia concentrarsi su se stessi, sul proprio gioco, sullo sviluppo come giocatori e come persone. Poi, se meriti questi grandi titoli, se meriti di battere qualche record, lo farai. Quindi il mio obiettivo è crescere come giocatrice. Ma so che sarà molto difficile eguagliare i titoli del Grande Slam di Serena Williams”. (Aryna Sabalenka, 4 Slam vinti. Serena Williams ne ha 23).

LE INSICUREZZE DI DANIIL

“Quest'anno è stato molto duro. Ora mi sento benissimo e sono felice di come mi sono espresso a Shanghai. Ho già dato molto al tennis, ma non sono sicuro di essere pronto a dare ancora di più. Voglio solo dare il massimo di ciò che ho al momento”. (Daniil Medvedev).

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