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Jannik e Miami, questione di feeling: "Sento l'affetto della gente"

Batte Machac in due set e si assicura la terza semifinale in Florida, la quarta stagionale. Il suo avversario uscirà dalla sfida della notte tra Medvedev e Jarry

di | 27 marzo 2024

Il movimento di chiusura del diritto di Jannik Sinner (foto Getty Images)

Il copione è sempre lo stesso, ed è spietato. Un andamento lento iniziale e poi giù, con il piede sull’acceleratore, a ritmi insostenibili per chiunque. Con la vittoria in due set su un ottimo prospetto come Tomas Machac, Jannik Sinner ha staccato il pass per la terza semifinale della sua carriera nel Masters 1000 di Miami, la quarta stagionale (dopo Australian Open, Rotterdam e Indian Wells) e la settima complessiva in tornei di questa categoria.

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La grinta di Jannik Sinner (foto Getty Images)

Il 23enne ceco, già autore dell’eliminazione di Rublev, Murray e, ahinoi, di Matteo Arnaldi, ha confermato le sue qualità, riuscendo a tener testa a Jannik nel primo set, ma quando l’azzurro ha deciso di cambiar passo non gli è stato più possibile rimanere nella sua scia. Alla fine a referto 4 errori gratuiti e 16 winners: “Non sapevo esattamente cosa aspettarmi – ha detto Sinner in conferenza stampa - , lo conoscevo ma in un match le cose sono diverse. Nei primi game ho studiato un po’ il mio avversario ho visto cosa potevo fare di diverso tecnicamente per metterlo in difficoltà. Ho iniziato bene, l’ho brekkato subito ma lui ha ripreso subito il break, è stato un primo set combattuto e complicato per entrambi. Ma dopo aver vinto il primo set mi sono sentito meglio e ho giocato più libero. Lui è un ottimo giocatore, si muove molto velocemente, ha un gran fisico e ha un ottimo timing sulla palla. Inoltre è molto bravo a rete, è completo e sono certo che farà un’ottima stagione. Sono felice per lui, per questo suo primo grande risultato in un 1000. La partenza un po’ lenta ci può stare ma nulla di cui preoccuparsi”.

Per il numero 3 del mondo si tratta della 20.ma vittoria stagionale (su 21 match disputati), una costanza disarmante per gli avversari e un altro record da mettere agli atti: dal 2000 coloro che hanno vinto i primi 20 match della stagione si sono poi assicurati la prima poltrona del ranking mondiale (Hewitt, Agassi, Federer, Murray, Djokovic e Nadal): “Sento l’affetto della gente – ammette – c’è molto più tifo rispetto ad un anno fa, ma non solo per me, è così per tutti gli italiani. Ci fa piacere, proviamo a dare anche a loro una bella emozione, così come noi proviamo emozioni ogni volta che scendiamo in campo. Diciamo che è un gioco di squadra”. 

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Tra lui e la terza finale in Florida, Sinner troverà Daniil Medvedev o Nicolas Jarry (il loro match di quarti di finale chiuderà il programma dello Stadium, quando in Italia sarà già notte fonda). Se il russo è il giocatore che ha affrontato più di frequente sul tour (10 volte, i primi sei vinti dal russo, gli ultimi quattro dall’azzurro), con il tennista cileno c’è un solo precedente (s’Hertogenbosch 2019) vinto da Jarry quando Sinner era numero 219 del mondo: “Dovesse essere Daniil, difficile ovviamente – l’analisi della possibile semifinale - . Ha fatto finale a Indian Wells, è in fiducia, e qui ha vinto lo scorso anno. Sarà un match tecnico e dovrò farmi trovare pronto ad eventuali novità, sono certo che dopo la finale agli Australian Open cambierà qualcosa. Jarry serve bene e potente, non ha paura a tirare forte. E’ aggressivo e se ne ha la possibilità va a rete. Sarebbe una partita difficile, una bella semifinale. Stasera vedrò il match e domani imposterò l’allenamento in base a chi vince”.

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