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Sinner soddisfatto: "Per vincere qui a Torino serve essere perfetti"

Battendo in due set Zverer, il 24enne azzurro conquista, con una giornata d'anticipo, la semifinale delle "Nitto ATP Finals: "Sono contento, anche se non è stato un match spettacolare come quello di ieri sera di Lorenzo". Il n.1? "Se alla fine sarà Carlos vorrà dire che se lo è meritato"

di | 13 novembre 2025

Jannik Sinner alle Nitto ATP Finals (Foto FITP)

Jannik Sinner (Foto FITP)

Battendo in due set Alexander Zverev (6-4 6-3), Jannik Sinner ha conquistato l'accesso alle semifinali delle Nitto ATP Finals con una giornata d'anticipo.

Le prime parole, a caldo, dopo il match sono state per i tifosi che lo hanno sostenuto dal primo 'quindici'. "L'atmosfera qui è sempre fantastica. È stata una partita molto difficile. Fortunatamente ho servizio molto bene nei punti importanti, salvando tante palle break (sette, compresi tre punti consecutivi quando era in svantaggio per 0/40 nel suo secondo game di servizio del secondo set, ndr.) sia nel primo che nel secondo set. Ormai io e Sasha ci conosciamo molto bene e tutti e due abbiamo provato a cambiare un po' la tattica per sorprenderci. Lui ha giocato un'ottima partita da fondocampo ma a me è bastato fortunatamente un break per set per vincere".

"Non ci sono stati tanti scambi - ha continuato il 24enne azzurro che per la terza volta in 17 giorni ha battuto il 28enne tedesco - e il livello forse non è stato come nel match spettacolare di ieri sera di Lorenzo però sono molto contento della mia prestazione e vediamo come andranno le prossime partite". 

Il numero due del mondo ha servito molto bene, scendendo anche a rete e giocando diverse palle corte: "C'è tanto lavoro dietro ad un match come questo. Nel nostro sport è fondamentale la fiducia. Io arrivo a questo evento dopo tante partite giocate e vinte (la striscia di successi indoor è arrivata a 28 partite, ndr.) e questo certamente mi aiuta nei momenti decisivi. Sto cercando di andare avanti il più possibile nel torneo, giocando nel modo giusto perché per vincere qui a Torino bisogna essere quasi perfetti". 

È stata una partita molto, molto combattuta. Sono comunque contento di come ho gestito i momenti importanti, servendo molto bene. Ha avuto occasioni di break nel primo e nel secondo set e fortunatamente sono riuscito a metterne a segno uno sia nel primo che nel secondo set. Lui ha cambiato un paio di cose a livello tattico ma sono stato pronto a reagire e sono contento di come ho gestito la situazione. Entrambi abbiamo fatto una grande prestazione. In particolare sono molto soddisfatto di come ho risposto al suo servizio, uno dei migliori in circolazione. E in un gruppo come il mio, con Sascha e Ben (Shelton, ndr.), è fondamentale rispondere bene”.

Jannik, che è reduce da una strisce di vittorie indoor di 28 match, ha parlato anche della superficie: “Si adatta molto bene al mio stile di gioco ed è anche più facile trovare il ritmo durante gli allenamenti. Quando si colpisce velocemente, è molto difficile cambiare il ritmo della palla e questo mi aiuta molto quando gioco indoor. Allo stesso tempo cerco di variare il gioco perché è essenziale. Poi, non essendoci vento o sole, hai sempre la stessa sensazione sul campo e questo ti permette di essere a tuo agio”.

Sinner è tornato - anche nella conferenza stampa post match - sulla questione tattica: “Quando in passato mi è capitato di perdere alcune partite di fila, ho sempre cercato di scendere in campo cercando di fare qualcosa di diverso. Ad un certo punto vedi che certe soluzioni funzionano. Voglio essere pronto per reagire ad ogni situazione. Se guardiamo alla partita di stasera, ci sono stati uno o due punti fondamentali che mi hanno permesso di vincere il primo set e lo stesso vale nel secondo. Se quei punti li avesse vinti Sasha, forse il punteggio sarebbe stato lo stesso, ma al contrario. Mi è sembrato che da fondocampo lui stesse giocando molto bene e quindi ho cercato di essere perfetto dal punto di vista tattico e, anche se ho commesso diversi errori, mi sembra di avere preparato la partita in modo ottimale".

Un rovescio di Jannik Sinner (Foto FITP)

Un rovescio di Jannik Sinner (Foto FITP)

Il 24enne di San Candido ha anche parlato in modo specifico del servizio, un colpo che nella serata della Inalpi Arena gli ha dato molte soddisfazioni: “Fare ace non è fondamentale per me. A volte servo al corpo, a volte in kick, e anche se so che non vincerò il punto direttamente e molto probabile che metterò il mio avversario fuori equilibrio, mettendomi in una situazione di vantaggio. Non sarò mai una macchina da ace e quindi devo essere intelligente e variare molto. Certo, posso tirare anche forte, ma non con costanza. Quello che è importante, è che sto servendo con una buona percentuale, soprattutto nei punti importanti e questo fa tanto, soprattutto su queste superfici indoor".

Ancora in corsa per il titolo di ATP Year-End n.1, Jannik deve vincere il titolo questa settimana da campione imbattuto e sperare che Alcaraz non ottenga un'altra vittoria. Alcaraz, già qualificato per le semifinali, giovedì affronterà Lorenzo Musetti: "Domani sera farò la mia cena tranquillamente poi magari guarderò un po' di partita perché a me piace il tennis anche come spettatore. Chiudere al numero uno non è così importante: è stata una stagione incredibile, pazzesca... Se alla fine il numero uno sarà Carlos vorrà dire che se lo è meritato e sono contento per lui. Ce la giocheremo più avanti. per il momento sono contento della posizione dove sono perché sono già in semifinale qui a Torino, il che vuol dire che posso giocare almeno altre due partite in questo torneo così speciale".

Sinner domina Zverev, primo nel girone

Sinner domina Zverev, primo nel girone

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