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Landaluce, Cinà & co: ecco i Next Gen di domani

Chi sono gli Under 20 che potranno farsi notare ad alto livello nel 2025? Ecco cosa dicono le classifiche attuali: da chi ha già prodotto risultati importanti a livello Challenger come Landaluce a chi si sta affacciando nel circuito pro, come Federico Cinà

di | 22 dicembre 2024

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Mentre a Jeddah si conclude l'edizione 2024 delle Next Gen ATP Finals, possiamo già dare un'occhiata a cosa ci attende nel prossimo futuro. Chi sono gli Under 20 che potranno farsi notare ad alto livello nel 2025? Ecco cosa dicono le classifiche attuali.

MARTIN LANDALUCE

La Spagna è quasi obbligata a credere in questo ragazzo, che in gennaio festeggerà 19 anni. Già nel 2024 è stato il primo degli esclusi a Jeddah, dunque il prossimo anno punta ad andare alle Finals Under 20, possibilmente da favorito. La Spagna deve crederci, si diceva, perché non ha molto altro. E anche se non parliamo di un fenomeno in stile Alcaraz, Martin ha qualità importanti che possono portarlo in alto. Rispetto al più celebre connazionale ha (molto) meno talento e dovrà faticare di più, ma questo non sembra spaventarlo.

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GABRIEL DEBRU

C'è un motore italiano – quello di coach Riccardo Piatti – dietro alla migliore speranza francese. Gabriel Debru ha appena compiuto 19 anni ed è numero 253 al mondo, posizione che tuttavia non rispecchia il suo reale valore. Quest'anno ha vinto il Challenger di Como, curiosamente proprio la città del suo allenatore. Con quel titolo, è diventato il terzo più giovane transalpino a vincere almeno due Challenger nella stessa annata, dopo Gasquet e Monfils. Una buona compagnia.

DINO PRIZMIC

Se parliamo di talento, in Croazia ce n'è da vendere un po' in tutti gli sport. Con il tennis che non fa eccezione. Il prossimo potenziale campione si chiama Dino Prizmic, nato a Spalato 19 anni fa e già numero 155 Atp prima di una piccola discesa che ha un po' frenato gli entusiasmi. Ma si tratta di alti e bassi normali nel percorso, per un ragazzo che ha già battuto personaggi come il connazionale Coric, Wawrinka o Gasquet, togliendo pure un set a Novak Djokovic al primo turno degli Australian Open. Se saprà unire concretezza e continuità al talento che si ritrova, sarà uno da grandi titoli.

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JUSTIN ENGEL

Uno dei più giovani tra coloro che sono vicini a una possibile presenza nell'élite del ranking destinato ai Next Gen è questo 17enne di Norimberga, su cui la Germania punta moltissimo. Quest'anno è stato il primo classe 2007 a passare un turno in un evento del circuito maggiore (ha battuto Coleman Wong ad Almaty) e in generale ha mostrato progressi importanti, facendo bene in Challenger e Itf, con la bellezza di 4 titoli in altrettanti 15 mila dollari. Allenato dal padre, dice di puntare a entrare nei 200, ma la sensazione è che possa – già dal 2025 – fare decisamente di più.

REI SAKAMOTO

Ha avuto un inizio di 2024 folgorante, vincendo l'Australian Open juniores, battendo in finale il ceco Kumstat e in semi il norvegese Budkov Kjaer. Poi si è buttato nel circuito pro, lasciando alla carriera Under 18 solamente gli Slam. E ha fatto bene, perché a fine stagione è riuscito addirittura a vincere un Challenger, sul duro di Yokkaichi. Supera il metro e novanta, che per un giapponese è una rarità, ed è dotato di un tennis moderno che in prospettiva può portarlo lontano.

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NICOLAI BUDKOV KJAER

Ancora adesso è il numero 1 del mondo se parliamo di Under 18, ma il norvegese ha già assaggiato il circuito pro, maturando la convinzione di poterci stare a proprio agio fin da subito. Tanto che in pochi mesi si è già costruito un ranking di numero 511, non male per la sua età. Meglio che affidarsi ai numeri, però, è dare un'occhiata al suo tennis di pressione, che quest'anno gli ha consentito di vincere partite per nulla scontate contro Francesco Passaro e Pablo Carreno Busta (battuti a Montemar, dove ha centrato i quarti). E a Torino, durante le Nitto ATP Finals, ha pure avuto il privilegio di scaldare Jannik Sinner.

FEDERICO CINÀ

Di speranze italiane, per ritrovare un nostro rappresentante in gara alle Finals Next Gen il prossimo anno, ne abbiamo diverse: Federico Bondioli, per esempio, o ancora Pierluigi Basile, senza contare chi sta facendo il passo da Junior a pro. Ma il più giovane del lotto è Federico Cinà, 17 anni da Palermo, che quest'anno ha centrato due traguardi non da poco: prima ha conquistato il suo primo titolo da professionista, a Buzau (15 mila dollari in Romania), poi ha vinto i primi match nel circuito Challenger in Giappone, centrando un quarto e due ottavi. Allenato da papà Francesco, ha tutto per sfondare: l'obiettivo nel 2025 è fare altri progressi tecnici. E magari, perché no, avvicinarsi ai top 10 della Race to Jeddah.

Federico Cinà (foto Serafini)

Federico Cinà (foto Serafini)

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