Se quella di Vacherot resterà comunque la storia più incredibile della stagione, nel 2025 sono stati altri quattro i giocatori che hanno potuto festeggiare il primo successo in carriera in un Masters 1000. Eguagliato il record del 2001 e del 2022
16 ottobre 2025
L’impresa di Valentin Vacherot a Shanghai resterà a lungo impressa nella mente di ogni appassionato di tennis. Il 26enne monegasco ha conquistato il titolo nel Masters 1000 cinese da numero 204 del ranking Atp, dopo essere partito dalle qualificazioni e aver vinto ben nove partite in poco più di dieci giorni. Un bottino invidiabile, il suo, con tanto di scalpi eccellenti che rispondono ai nomi di Holger Rune e Novak Djokovic. Senza dimenticare il fatto che questo successo gli ha fruttato un incremento di 1.020 punti e l’approdo in 40esima posizione, con conseguente accesso diretto a tutti i principali eventi Atp, abbandonando così quel circuito Challenger che lo ha visto protagonista fino a poche settimane fa.

2025, l'anno delle prime volte: in 5 nei Masters 1000
Se quella di Vacherot resterà comunque la storia più incredibile della stagione - anche in virtù della coincidenza che lo ha voluto opposto in finale a Shanghai al cugino Arthur Rinderknech, nell’atto conclusivo di un ‘1000’ con la somma delle classifiche Atp dei contendenti più alta di sempre -, nel 2025 sono stati altri quattro i giocatori che hanno potuto festeggiare il primo successo in carriera in un Masters 1000. In attesa di capire quel che succederà nell’ultima tappa di Parigi-Bercy a fine ottobre, le cinque “prime volte” in tornei di questa categoria nello stesso anno rappresentano un record per il ventunesimo secolo: sono state ad ora eguagliate le stagioni 2001 (Ferrero, Portas, Pavel, Haas, Grosjean) e 2022 (Fritz, Alcaraz, Carreno Busta, Coric, Rune).
I tornei americani di Indian Wells e Miami hanno consacrato da un lato Jack Draper, giustiziere di Holger Rune con un doppio 6-2 in un torneo privo di Jannik Sinner e con Carlos Alcaraz fermato in semifinale, e dall’altro Jakub Mensik, che ha avuto ragione in due tie-break di Novak Djokovic, la cui ultima affermazione in un Masters 1000 risale al 2023, quando il serbo si impose a Parigi-Bercy. Non sono mancate le sorprese - anche a livello di piazzamenti - neppure nella parentesi europea sulla terra battuta, con grande protagonista Lorenzo Musetti.
Il toscano è andato a un solo set di distanza dal trionfo a Monte-Carlo nella finale contro Carlos Alcaraz, mentre poche settimane più tardi si è spinto in semifinale - assieme a un altro ‘outsider’ come Francisco Cerundolo - a Madrid, nel torneo in cui il norvegese Casper Ruud ha sbaragliato la concorrenza, aggiudicandosi il tredicesimo titolo nel circuito Atp, il primo in un Masters 1000 e appena il secondo di categoria superiore a un ‘250’, dopo l’Atp 500 di Barcellona vinto nella scorsa stagione. Sempre Musetti ha ottenuto un altro risultato di prestigio agli Internazionali Bnl d’Italia, dove si è arreso in semifinale a Carlos Alcaraz, poi giustiziere di Jannik Sinner nel match per il titolo.
A inizio agosto, sul cemento di Toronto, è arrivato il primo successo in un Masters 1000 per Ben Shelton, vittorioso in una vera e propria maratona - caratterizzata da due tie-break su tre set totali - sul russo Karen Khachanov. A Cincinnati, invece, non ha stupito che a giocarsi il titolo siano stati ancora una volta Alcaraz e Sinner, ma ha stupito eccome la semifinale raggiunta dal francese Terence Atmane, promosso dalle qualificazioni e prima di quella settimana in grado di vincere appena cinque match nel circuito maggiore.
L’ultimo torneo di Shanghai non ha regalato grandi emozioni ai ‘big’ della racchetta, le cui prestazioni sono state pesantemente condizionate dalle condizioni estreme, con caldo torrido e umidità alle stelle. Il terzo turno è risultato fatale a Jannik Sinner (ritiratosi nel terzo set contro Griekspoor), Alexander Zverev e Taylor Fritz, mentre la corsa di Ben Shelton si è interrotta addirittura al secondo ostacolo. A fare più strada di tutti sono stati Novak Djokovic e Daniil Medvedev, fermati in semifinale rispettivamente da Valentin Vacherot e Arthur Rinderknech, nel Masters 1000 dall’esito più sorprendente degli ultimi anni.
Ben Shelton con il suo primo trofeo Masters 1000 vinto a Toronto 2025 (foto Getty Images)n
Quattro dei cinque nuovi vincitori di un Masters 1000 nel 2025 si trovano attualmente tra i primi venti giocatori del mondo, a testimonianza di come i loro successi non siano stati frutto del caso ma, al contrario, sinonimo di un’importante crescita e di una maggiore consapevolezza nel potersi disimpegnare ad alti livelli.
Shelton e Draper (alle prese col recupero dopo l'infortunio) viaggiano in Top-10, rispettivamente in sesta e nona posizione, mentre Ruud (n.12) è a poco più di 200 punti dal decimo posto occupato da Khachanov e Mensik è diciannovesimo. Capitolo a parte per Vacherot, la cui carriera è stata stravolta dal titolo vinto in Cina: le prospettive future del tennista del Principato sono destinate a cambiare, ora spetterà a lui dare un chiaro segnale di continuità già a partire dal torneo di Basilea, per cui ha ricevuto una wild card.
Jack Draper (Getty Images)