Riserva per il Team Europe nella passata edizione, Flavio Cobolli porterà di nuovo l’Italia nel prestigioso torneo a squadre in programma nel fine settimana a San Francisco. Il romano punta a diventare il secondo azzurro a vincere un match in Laver Cup, dopo Matteo Berrettini
18 settembre 2025
Mancano soltanto poche ore al via dell’ottava edizione della Laver Cup, che per il 2025 tornerà a fare tappa negli Stati Uniti. Dopo essersi disputata a Chicago nel 2018 e Boston nel 2021, la competizione si giocherà al Chase Center di San Francisco e si preannuncia come una delle più equilibrate e spettacolari degli ultimi anni. Il roster dei partecipanti sarà di altissimo livello: il Team Europe, capitanato per la prima volta da Yannick Noah, avrà in Carlos Alcaraz e Alexander Zverev le sue punte di diamante, mentre il Team World, alla cui guida ci sarà Andre Agassi (altro debutto in panchina), punterà tutto su Taylor Fritz e Alex De Minaur con l’obiettivo di centrare la terza affermazione negli ultimi quattro anni, provando a riscattare immediatamente il ko di misura subito nella stagione scorsa a Berlino.
La Laver Cup coinvolgerà direttamente, anche quest’anno, un tennista italiano. Dopo aver ricoperto il ruolo di riserva assieme al tedesco Jan-Lennard Struff nella passata edizione, Flavio Cobolli ha ricevuto una nuova convocazione nel Team Europe, stavolta da titolare. Il 23enne romano, attuale numero 25 del ranking Atp e forte dei primi due titoli nel circuito maggiore conquistati tra aprile e maggio a Bucarest e Amburgo, cercherà di diventare il secondo giocatore azzurro a vincere un match nella manifestazione, a tre anni dagli ultimi nonché unici hurrà griffati da Matteo Berrettini.
È proprio a Berrettini che si legano i ricordi migliori per il nostro movimento in Laver Cup. Già protagonista nel 2021 con due impegni nella giornata inaugurale - un singolare vinto in tre set contro Felix Auger-Aliassime e un doppio con Alexander Zverev perso al super tie-break contro John Isner e Denis Shapovalov -, l’ex numero sei del mondo prese parte nel 2022, alla O2 Arena di Londra, a una delle edizioni più iconiche della storia del torneo. In Gran Bretagna, Berrettini ebbe l’onore di condividere il campo con un Team Europe che comprendeva i ‘Fab Four’ Rafael Nadal, Novak Djokovic, Andy Murray e Roger Federer, con lo svizzero che proprio in quei giorni decise di disputare l’ultimo incontro della sua carriera, un doppio al fianco di Nadal, perso contro gli statunitensi Jack Sock e Frances Tiafoe.
Nonostante la prima sconfitta nella storia della Laver Cup per la compagine europea, rimontata da 4-8 a 13-8 nell’ultima tornata di gare, Berrettini non nascose le tante emozioni provate nello stare a stretto contatto con i giocatori che hanno scritto la storia del tennis mondiale negli ultimi vent’anni. “Il ritiro di Federer non mi ha fatto dormire. Se sono diventato un tennista è grazie a lui, che mi ha ispirato tanto e ha fatto troppo per questo sport. Questa edizione della Laver Cup passerà alla storia”, dichiarò il romano in una conferenza stampa, consapevole di aver avuto l’onore di vivere dall’interno una delle fasi più importanti nella storia del nostro sport.
Pur essendo un torneo d’esibizione a squadre, comunque riconosciuto dall’ATP anche se non vi sono punti in palio, la Laver Cup ha assunto negli ultimi anni una posizione sempre più centrale nelle dinamiche del circuito maggiore, inserendosi a detta di alcuni giocatori - tra gli ultimi Holger Rune - nell’élite più assoluta, non così distante dai quattro tornei dello Slam. Fondata nel 2017, la manifestazione accolse il primo giocatore italiano all’interno del Team Europe già nel 2019, quando Fabio Fognini affrontò in singolare Jack Sock alla prima giornata, non riuscendo a contribuire - vista la sconfitta in due set - al successo finale ottenuto dalla sua squadra con il risultato di 13-11. Dopo il ligure, come detto, ha trovato spazio per due stagioni Matteo Berrettini, prima di quella sorta di “antipasto” dello scorso anno per Flavio Cobolli, ora a tutti gli effetti pronto a dire la sua per il Team Europe.
Vincente in cinque delle sette edizioni sin qui disputate, il Team Europe partirà con i favori del pronostico anche nella splendida cornice del Chase Center di San Francisco, la casa dei sette volte campioni NBA dei Golden State Warriors. Con dodici incontri (nove di singolare e tre di doppio) previsti nell’arco di un fine settimana, da venerdì 19 a domenica 21, e una formula che garantisce più punti per le vittorie ottenute nelle ultime due giornate, l’imprevedibilità sarà tuttavia ancora un fattore chiave della Laver Cup. In attesa di conoscere quando e contro chi scenderà in campo - nel Team World, oltre a Fritz e De Minaur, presenti Cerundolo, Michelsen, Fonseca, Opelka e Brooksby -, Flavio Cobolli può continuare, senza alcun tipo di pressione, la sua marcia di avvicinamento a una competizione che negli ultimi anni si è sempre contraddistinta per un grande spettacolo offerto sul campo e sugli spalti. Indipendentemente da quelle che saranno le prestazioni individuali e i risultati di squadra, per il tennista romano non sarà altro che un privilegio poter presenziare a una Laver Cup che - dai ‘Fab Four’ ai vari Alcaraz, Medvedev, Zverev e Tsitsipas -, nelle ultime stagioni ha sempre chiamato in causa i più grandi giocatori del mondo.