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Alcaraz: "Tanto equilibrio, siamo in molti a poter vincere i grandi tornei"

Molto soddisfatto lo spagnolo dopo il successo con Draper. L’infortunio ormai è acqua passata e Roma, test fondamentale per ritrovare concentrazione e benessere, gli sta regalando sensazioni sempre più positive

14 maggio 2025

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Incontenibile Carlos Alcaraz. Il n. 3 del mondo non lascia scampo a Jack Draper superandolo in poco più di un’ora e mezza con un doppio 6-4 e consolidando così la prima posizione nella Race per Torino. Si tratta della sua prima semifinale al Foro Italico, l’undicesima in un Masters 1000. Sempre più solido ed esplosivo, nel corso del torneo il murciano ha acquisito ulteriore sicurezza e fiducia; ora si sente bene e l’infortunio che lo aveva costretto al forfait di Madrid è ormai alle spalle. Molto significativo per lui, dunque, il torneo di Roma, non solo per realizzare finalmente un grande risultato anche sulla terra del Foro ma anche come test: “Per capire di aver recuperato pienamente dall’infortunio e rassicurarmi sul fatto che ora sono in condizioni di giocare al massimo”, ha ammesso Carlitos dopo l’incontro. 

Salgono dunque a 4 le vittorie di Alcaraz contro il britannico, su sei scontri diretti. Nell’ultimo precedente, la semifinale di Indian Wells due mesi fa, aveva prevalso Draper (poi vincitore del torneo) in una partita molto lottata in tre set: “Sono molto orgoglioso di come ho preparato questo match con Jack, mi ricordo che a Indian Wells è stato molto difficile per me. In quell’occasione, il giorno prima della partita ero molto nervoso, invece oggi ho l’ho affrontata in modo diverso e questo mi rende felice. Anche se ho perso un po’ la concentrazione nel secondo set, forse è stato il mio miglior match quest’anno. E poi, adesso, ad ogni incontro cerco di godermi l’attimo e sorridere”. 

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Come affermato da Carlos anche a Montecarlo, divertirsi in campo e cogliere il lato positivo in ogni partita è certamente la chiave per ritrovare continuità e maggiore serenità. E Roma sembra essere il posto perfetto anche per questo. Sì, giocare al Foro gli piace proprio: “Qui ho sensazioni fantastiche. I fan hanno grande passione; in Italia, anche nel calcio, ma nello sport in generale, c’è sempre una grande atmosfera e, nel tennis, è straordinaria. Qui è fantastica su qualsiasi campo ed è lo stesso per tutti, giocatori e tifosi. Sono davvero grato per tutto il supporto che sto ricevendo dagli italiani: in allenamento o durante le partite mi diverto moltissimo a giocare di fronte a questo pubblico”.

Carlos, in verità, si fa voler bene da tutti, compresi gli avversari e i loro team. Tra lui e Sinner, in particolare, c’è sempre stato un rapporto fatto di grande rispetto; a testimoniarlo, mentre stava rispondendo alle domande della stampa, lo stesso Darren Cahill, che passandogli alle spalle si è congratulato con lui facendogli il segno della vittoria sopra la testa e suscitando la risata dei presenti. Sinner e Alcaraz saranno, inoltre, i due grandi favoriti al Roland Garros - che si avvicina a grandi passi – rispettivamente n. 1 e n. 2 del seeding. "Non ci avevo pensato prima di questo torneo - chiude Carlos - ma in effetti sarà una situazione interessante. Saprò di non dover affrontare Sinner prima di una eventuale finale e questo è molto positivo".

Draper, invece, sarà un possibile avversario? "Certo che sì: è numero 5 al mondo, ha vinto un 1000 e può vincere qualsiasi Slam. In questo momento nel tennis maschile c'è grande equilibrio, siamo un gruppo di giocatori in grado di far bene in ogni appuntamento. I tabelloni sono sempre molto aperti e credo sia un bene per il nostro sport".

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