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Secondo titolo Atp dell'anno per Flavio Cobolli che ha trionfato nel 500 di Amburgo superando nettamente in finale Andrey Rublev per 62 64.
di Luca Marianantoni | 24 maggio 2025
Un super Flavio Cobolli conquista il classico appuntamento Atp di Amburgo dominando in finale il russo Andrey Rublev per 62 64 in un'ora e 28 minuti. Per Cobolli è il secondo titolo della carriera dopo la vittoria di Bucarest dell'aprile scorso su Sebastian Baez. Per l'Italia è il titolo Open numero 102, il quarto dell'anno dopo Sinner a Melbourne, appunto Cobolli a Bucarest e Darderi a Marrakech. Nel ranking di lunedì prossimo Cobolli sarà numero 26 del mondo, suo nuovo best ranking.
Una grandissima prestazione, una tenuta fisica da primo della classe, una tenuta mentale all'altezza dei big e un tennis esplosivo, completo e in crescita costante. Per Cobolli 26 vincenti contro i 10 di Rublev, 4 palle break annullate su 4, un solo break subito su 7 opportunità concesse all'avversario. "E' il miglior momento della mia carriera - ha detto Cobolli a fine incontro - e il match più bello mai giocato. C'è qui tutta la mia famiglia, non mi aspettavo di giocare così bene. Non riesco a descrivere la felicità che provo. E' un sogno che si avvera".
Cobolli parte a mille, legge bene le traiettorie di Rublev, risponde molto profondo, si procura subito due palle break e ringrazia il russo per il doppio fallo con cui termina il primo game. Con le prime sbracciate di dritto Rublev tenta di mettere paura all'azzurro, lo trascina fino al 30 pari, ma Cobolli resiste conferma il break e poi strappa nuovamente la battuta al rivale per un pesantissimo 3-0 iniziale. Il ritmo dell'azzurro è impressionante e dopo 14 minuti è già avanti 4-0. Cobolli serve bene, spesso trova traiettorie lungolinea che prendono in contro tempo il russo, il quale tiene finalmente il primo turno di battuta del match per il 4-1 dopo la risposta in corridoio di Cobolli.
L'azzurro si prende una pausa, restituisce uno dei due break, ma torna immediatamente avanti di due break strappando a zero la battuta a un Rublev furibondo. Cobolli chiude agevolmente il set per 62 senza altri tentennamenti.
Nel secondo set si scambia di più. Gli errori gratuiti del russo sono in misura minore, Rublev serve per primo e va per la prima volta avanti nel punteggio. Sul 3-2 Rublev, grazie a una risposta vincente di rovescio lungolinea, si procura due palle break, ma Cobolli è bravo a reagire. Le annulla e il game diventa la chiave di volta della partita. Cobolli mette a segno un punto spettacolare, Rublev torna a palla break per la terza volta, poi si becca un "warning" per una parolaccia in russo, ma Cobolli resiste e si aggrappa sul 3 pari.
L'occasione mancata fa ripiombare Rublev nell'inferno. Cobolli corre un matto da una parte all'altra del campo, picchia come un fabbro e ottiene il break che squarcia la partita. Sul 4-3 Cobolli si supera: con un contropiede si procura la palla del 5-3 e poi disegna un punto meraviglioso facendo esplodere lo stadio e la frustrazione nella testa di Rublev. Servizio e dritto vincente aprono il decimo game del secondo set.
L'azzurro spinge, ma commette tre errori di fila, compreso un doppio fallo, offrendo al rivale due palle del 5 pari. Sulla prima Cobolli spara un buon servizio al centro ingestibile per Rublev, sulla seconda va a segno con un rovescio lungolinea in uscita dal servizio di difficoltà impressionante. Poi ancora con una prima a uscire, Cobolli arpiona il primo match point della partita. Chiede al raccattapalle la stessa palla usata nel punto precedente e chiude un ultimo rovescio lungolinea della partita.
Cobolli assicura all'Italia il quinto titolo nella storia del torneo di Amburgo, la cui prima edizione risale al 1892. Nel 1960 ha vinto Nicola Pietrangeli, nel 1977 Paolo Bertolucci, nel 2013 Fabio Fognini e nel 2022 Lorenzo Musetti.
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— Tennis TV (@TennisTV) May 24, 2025
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