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A due anni dall'ultimo titolo Atp, Anderson torna al successo e si fa notare in due classifiche dell'ATP52, l'indice di lungo periodo che usa le statistiche delle ultime 52 settimane effettivamente giocate nel Tour, per darci il polso della situazione sulle performance dei migliori del mondo. Solo partite vinte, senza "peso" di punti o tornei, e prestazioni al servizio, in risposta e nei momenti chiave del match
21 luglio 2021
Tra pandemia e acciacchi, se ne erano un po' perse le tracce. Invece Kevin Anderson è più presente che mai, nel circuito dei pro. Se ancora poteva esserci qualche dubbio sulla sua condizione, è stato spazzato via dal trionfo di Newport, che ha permesso al sudafricano di rilanciarsi non solo in classifica mondiale, ma pure nelle varie graduatorie di rendimento specifiche.
Kevin risulta tra i migliori nel rendimento con la prima palla di servizio (63 per cento di prime in campo, 78 per cento di punti), con un 86 per cento di punti vinti in battuta e una media ace di 14,8 per incontro.
Il gigante biondo si fa notare pure nei momenti chiave: è tra i migliori per la conversione delle palle break, per le palle break salvate ed è addirittura il numero 2 (dietro soltanto a Rafael Nadal) se parliamo di successi nel set decisivo, con un notevole 76,9 per cento.