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Risponde la federazione

Chi può giocare il doppio turno

Può un giudice arbitro far disputare ad alcuni giocatori il doppio turno e ad altri no se sono allo stesso turno di un tabellone?

04 dicembre 2019

Durante un torneo per una serie di cause, potrebbe essere necessario dover giocare il doppio turno onde poter recuperare eventualmente le giornate perse e quindi terminare il suddetto torneo nelle date previste inizialmente.

Nel caso in cui il doppio turno fosse necessario per i motivi appena descritti, sarebbe ovviamente preferibile prevederlo per tutti i giocatori in egual misura onde poter trattare tutti nello stesso modo.

Ma non sempre ciò potrà essere possibile. In linea generale però si può affermare che non sono previsti specifici divieti da parte delle carte federali che impediscano di far giocare il doppio turno ad alcuni giocatori e ad altri no.

Nel corso di un torneo di singolare, il doppio turno dovrebbe essere fatto uno per ogni mezza giornata, oppure il giudice arbitro può farle fare nella mezza giornata rispettando il riposo previsto tra un incontro e l’altro dei 30/60/90 minuti?

Ciò che le regole prevedono è che durante un torneo si possono fare nell'arco della stessa giornata fino a un massimo di tre partite: 2 di queste si possono fare in una mezza giornata (le mezze giornate sono considerate la mattina, il pomeriggio e la sera) ovviamente rispettando i riposi rispettivamente di 30, 60 e 90 minuti (in base alla durata della partita precedente).

Inoltre, la terza partita deve necessariamente essere un doppio; questo significa che in un torneo di singolare si possono fare al massimo due incontri.

Se il giudice arbitro non rispetta tali norme, il giocatore che cosa può fare?

Se tutto quanto detto qui sopra non venisse rispettato, il giocatore può presentare ricorso scritto al giudice arbitro e rifiutarsi di giocare. Questi gli risponderà sempre per iscritto e qualora dovesse rigettare il ricorso costringendolo a giocare, a quel punto il giocatore potrà rivolgersi alla Federazione inizialmente facendo ricorso al Fup (fiduciario degli ufficiali di gara provinciale), poi al Fur (fiduciario degli ufficiali di gara regionale), poi al CCUG (Comitato Centrale degli Ufficiali di Gara).

 

* Testo a cura di Alessandro Saini

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