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Le regole del gioco

Next Gen, a Milano il torneo dell'innovazione

Fin dalla sua nascita, l'evento di Milano riservato ai migliori Under 21 al mondo ha messo al centro le novità. Tecnologiche e non solo. La più evidente è quella dei punteggi: si gioca al meglio dei cinque set, ma ogni set è ai 4 game. in più, c'è il no-ad, già entrato nel circuito

di | 06 novembre 2021

Quando l'ATP, qualche anno fa, ha pensato di istituire un torneo di fine anni che radunasse i migliori Under 21 al mondo, ha pensato pure di condensare in questo evento una serie di innovazioni, da testare per capire come sarebbero state accolte da giocatori e pubblico.

In questo senso, le Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals sono state spesso in grado di precorrere i tempi, anticipando quello che poi sarebbe arrivato stabilmente nel circuito. Una costante, negli ultimi 4 anni, che non risparmia nemmeno i punteggi.

  • Il cambiamento più eclatante dell'idea Next Gen sono i set corti ai 4 game, per entrare subito nel vivo, nel momento caldo del parziale. La brevità dei parziali è tuttavia bilanciata dal fatto che si debbano vincere tre set per chiudere a proprio favore il confronto.
  • Fin qui, i cambiamenti più drastici, per adesso limitati a questo torneo. Ma c'è un'altra novità legata al punteggio che invece è già entrata nella routine del circuito, seppur solo in doppio. Si tratta del no-ad, ossia il sistema per cui sul 40-40 si gioca un punto decisivo per decidere il vincitore del game.
  • Nel circuito di doppio, durante l'anno, a decidere da che parte si gioca il punto è la coppia che risponde. Nel caso del Next Gen, invece, decide il battitore. Un modo per lasciare comunque un certo margine a chi ha il servizio a disposizione. Solo gli Slam, nei doppi, hanno mantenuto la tradizione e non applicano la regola no-ad.
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