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L'angolo dell'insegnante

12 consigli per un coaching migliore (Parte 3)

Una serie di suggerimenti per tutti i maestri, per imparare a trasmettere ai propri allievi i messaggi nel modo giusto. La forma d’insegnamento autoritaria non funziona, e l’allievo impara meglio se è inserito profondamente nel processo d’insegnamento.

di | 13 marzo 2020

(segue dalla Parte 2)

CHIAVE 9 - OSSERVARE LA MIMICA
Negli anni passati sempre più studi sono giunti alla conclusione che le emozioni in­fluenzano la fisiologia e viceversa. Si tratta quindi di osservare attentamente il volto dei nostri allievi. Sorridono? Ridono? Sono frustrati? Si annoiano? Si dice che il volto sia lo specchio dell’anima: descrive sempre chiaramente il pensiero e lo stato d’anima della persona. Un giocatore che ha problemi a controllare i suoi pensieri dovrebbe comportarsi come un attore, e fingere. Deve quasi recitare ed essere rilassato e felice quando colpisce la palla. Impegnandosi in questa direzione probabilmente scoprirà dei miglioramenti.

Chiave 10 – Lodare abbondantemente

Un maestro può mai lodare o incoraggiare troppo? Improbabile, soprattutto quando si tratta di principianti. Tutti i bambini reagiscono positivamente agli incoraggiamenti, ancor più quando si trovano nell’età dello sviluppo. In linea di massima vale il concetto: lodiamo in tutti i modi. È compito pedagogico di un maestro rafforzare l’autostima dei suoi allievi. Immaginiamoci i nostri allievi come dei semi che hanno bisogno d’acqua e di cura. Aiutiamoli a crescere!

CHIAVE 11 – ATTEGGIAMENTO DEL MAESTRO
In numerosi seminari degli anni passati ho chiesto a centinaia di maestri e coach quale fosse la loro principale responsabilità come insegnanti. Una delle risposte più frequenti è stata: “Trovare errori e correggerli”. Questo è sicuramente uno dei nostri compiti, ma dobbiamo fare attenzione che non diventi l’obiettivo predominante. Se il nostro obiettivo primario sarà quello di trovare problemi o difetti, rischieremo di diventare troppo negativi e critici. Amo il detto: “Non criticare la luna!”. Sebbene la luna abbia tanti crateri, è fantastica a vedersi. Sicuramente è nostro compito risolvere problemi, ma dobbiamo anche evidenziare ciò che i nostri allievi fanno bene e sviluppare i loro punti forti.

Chiave 12 – Insegnare è un’arte

A questo proposito si potrebbe scrivere un libro intero. I migliori insegnanti del mondo sono spesso quelli più creativi. Sono sempre aggiornati, per i loro allievi e per sé stessi. Sanno bene che se loro stessi non si entusiasmano quando provano qualcosa di nuovo, non si entusiasmeranno nemmeno i loro allievi. Se mi assomigliate scoprirete, con l’aumentare della vostra esperienza come maestri, che noi tutti dobbiamo imparare ancora molto sul processo dell’apprendimento. L’obiet­tivo fondamentale è far raggiungere prima possibile ai nostri allievi il massimo del loro potenziale, rafforzare la loro autostima e nel fare tutto questo divertirsi il più possibile.

Le qualità di un maestro si possono anche riconoscere da come si comporta con le per­sone di cui non ha bisogno. Molti di noi hanno l’abitudine di scegliersi come allievi i giocatori migliori e, all’interno di una lezione di gruppo, porgiamo maggior attenzione ai giocatori più dotati. Solitamente sarà però proprio il giocatore con meno talento che farà più attenzione a come lo trattiamo.

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