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Le regole del gioco

Se ci togliamo il cappello... durante lo scambio

Molti giocano col cappellino in testa, non solo tra i pro, ma anche al club. Durante un punto lo si può togliere e tenerlo in mano per il resto dello scambio?

27 febbraio 2020

Innanzitutto specifichiamo per bene la situazione che stiamo per esaminare. Durante lo scambio, un giocatore perde il cappellino. Il giudice arbitro, chiamato in campo, ordina di rigiocare il punto e avvisa il giocatore che se lo stesso evento, o uno simile (per esempio la palla che cade dalla tasca) capita ancora perderà il punto in quanto l'evento stesso viene considerato come un disturbo volontario.

Dopo poco allo stesso giocatore cade nuovamente il cappellino, ma non per terra in quanto egli riesce ad afferrarlo immediatamente continuando lo scambio. L'avversario vuole il punto assegnato e chiama nuovamente il giudice arbitro.

La procedura

È un caso molto inusuale, e per questo interessante, perché anche arbitri con molti anni di carriera alle spalle difficilmente si trovano a vedere qualcosa di simile, con uno dei giocatori che con estrema prontezza di riflessi riesce a prendere al volo il proprio cappellino.

La procedura, come segnalato, prevede che nel caso un fatto come questo (un cappellino cade per terra oppure una pallina scivola dalla tasca) accada per la prima volta durante l'incontro il punto andrà rigiocato. In caso dovesse succedere allo stesso giocatore nuovamente nel corso della partita allora, lo ripetiamo, verrebbe considerato come un disturbo volontario e comporterà la perdita del punto.

Il gioco continua

Il caso che stiamo esaminando però è un po' diverso, in quanto il cappellino cade nuovamente, ma grazie alla prontezza del giocatore di afferrarlo al volo (il tutto evidentemente accade in pochi decimi di secondo), il cappellino non toccherà terra: diventa quindi molto difficile considerare questa azione come un disturbo arrecato nei confronti dell'avversario. Esso andrà quindi trattato come se non fosse successo nulla e il gioco continuerà.

Ricordiamo infine, per completezza, che nel caso in cui a un giocatore dovesse cadere il cappellino o una pallina dalla tasca e, a causa di questo episodio, lui stesso dovesse mandare la palla fuori o a rete, non potrà mai rigiocarsi il punto in quanto vige il principio che “nessuno può distrarre se stesso”.

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