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L'angolo dell'insegnante

Insegnare con un sistema strategico (Parte 3)

Il successo di molte squadre sportive si fonda sull’applicazione di sistemi strategici. Perché non fare così anche nel tennis? Mark Phillips ci illustra gli elementi e i vantaggi del suo sistema.

di | 23 gennaio 2020

(segue dalla Parte 2)

I VANTAGGI

5. STRUTTURA PER QUALSIASI STILE DI GIOCO

Se il giocatore A è un giocatore aggressivo da fondo e il giocatore B è un ribattitore da fondo, posso chiedere ad entrambi di colpire il bersaglio profondo, ovvero a 150 cm dalla riga laterale del singolo ed a 135 cm dalla riga di fondo.

Questo obiettivo preciso è pertinente e rilevante per entrambi gli stili di gioco. È probabile che il giocatore A giocherà lì più spesso, eseguendo il colpo con minore rotazione. È facile riconoscere quanto preciso sia ciascun giocatore. Entrambi i giocatori potrebbero anche adeguare l‘obiettivo in base alle circostanze di gioco.

Il ribattitore potrebbe scegliere di giocare una palla più pesante e di colpire una zona più ampia di circa 30 cm, una possibile opzione. Anche il giocatore aggressivo potrebbe decidere di colpire la zona bersaglio più ampia quando prende la palla mentre sale. Questi sono esempi di precisi adeguamenti mentali all‘interno dello stesso sistema e per diversi stili di gioco. Entrambi i giocatori possono capitalizzare i punti di forza del proprio stile di gioco e sfruttare i vantaggi di un pensiero formale e preciso.

6. Schema per la pianificazione del gioco

In qualsiasi sport, i migliori vanno il campo con una strategia ben precisa. Nella maggior parte degli sport, gli atleti durante la partita, nelle pause o durante i time-out possono consultare l‘architetto di quella strategia (l’allenatore o un team di allenatori). Nella maggior parte dei casi sono gli allenatori a chiamare le giocate o le strategie.

Nel tennis, invece, i giocatori non godono di questo vantaggio. Devono giocare e adattarsi autonomamente. Le partite di tennis richiedono un pensiero indipendente per la durata di tutta la partita. Un giocatore allenato con una strategia di gioco formale può pianificare e analizzare il suo gioco in maniera produttiva e obiettiva, sia prima che durante la partita. “Sto facendo le mie letture?”. “Sto usando i miei schemi?”. “Sto colpendo i miei bersagli ben definiti?“, sono alcune delle domande che si può porre un giocatore.

7. PIÙ PRECISIONE NELL'ALLENAMENTO

La strategia formale, poiché usa un sistema di bersagli ben definiti, aggiunge un elemento di qualità al giocatore, qualsiasi cosa questi stia facendo; allenamento sotto la supervisione dell’allenatore, allenamento autonomo o match play. Ogni palla colpita è importante, se il giocatore punta ad obiettivi ben definiti e fornisce un feedback istantaneo e prezioso.

Inoltre, un sistema che utilizza obiettivi ben definiti fornisce la base per un numero infinito di esercitazioni a palla persa o palla viva e giochi di situazione per migliorare le abilità e l‘esecuzione.

8. Adattabilità

Il sistema si adatta facilmente ad un superiore livello di abilità del giocatore. Man mano che un giocatore migliora, un buon sistema strategico gli consente di puntare ad obiettivi del sistema più rischiosi e più chiaramente definiti.

9. Mentalità positiva

Come allenatori, desideriamo offrire ai nostri atleti un modo di approcciare l’allenamento o la situazione di gara con la speranza del successo. Vogliamo che i giocatori siano fiduciosi e positivi nel loro approccio e nel processo di apprendimento.

Un buon sistema strategico consente al coach e al giocatore di suddividere i contenuti in componenti più facilmente gestibili; tattiche di gioco, schemi e colpi a sé stanti, ben identificabili e facilmente quantificabili. Questi componenti possono essere allenati separatamente o insieme.

La capacità di valutare obiettivamente i punti di forza e i punti deboli di un giocatore mediante parametri ben definiti all‘interno del sistema, crea cooperazione, armonia ed efficienza tra giocatore e allenatore.

Il sistema che insegno costringe il giocatore a rimanere concentrato al 100%, occupando la sua mente in modo produttivo e positivo. Legge la situazione e prende decisioni prima di ogni servizio e risposta e prima di ogni colpo… visualizzando nella sua mente il colpo ben definito. Chiamo questo processo “focalizzazione tattica totale”.

Conclusioni

La velocità del gioco continua ad aumentare. Una volta che un giocatore ha raggiunto un certo livello, gli si presentano poche situazioni neutrali. Ciò rende un fattore indispensabile per vincere le partite il pensare rapidamente e la precisa esecuzione in situazioni offensive e difensive.

Implementare un sistema formale strategico raggiunge proprio questo scopo. È giunto il momento per il tennis di adottare standard per gli allenatori, incorporando un sistema formale strategico ad integrazione dello sviluppo fisico ed emotivo del giocatore.

* Mark Phillips è un PTR e USPTA Professional. Attualmente è membro dello staff professionista presso l‘Oxford Athletic Club di Pittsburgh, in Pennsylvania. Ha allenato all‘ USTA Competition Training Center per 20 anni ed allena e segue le squadre nazionali ai tornei.

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