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Accorgersi dell'utilizzo di una pallina non dello stesso grado d'usura - o addirittura di una marca diversa rispetto a quelle usate per il match - porta alla sua immediata sostituzione. Ma la cosa ha effetti anche sui punti già giocati?
22 gennaio 2020
LA SITUAZIONE
Ettore sta giocando una partita di singolare sulla terra battuta contro Vincenzo e con la presenza dell'arbitro di sedia.
Alla fine di uno scambio, Ettore, che ha perso il punto, raccoglie la palla che era in gioco, la guarda e si accorge che è di una marca diversa dalle altre. La consegna all'arbitro facendogli notare che non è della stessa marca delle palle utilizzate per il torneo perché probabilmente è arrivata da un campo adiacente senza che nessuno se ne sia accorto.
Come si procede?
Casi come questo a volte possono avvenire, seppure normalmente in occasione della disputa di tornei è più facile che la palla arrivata da un campo adiacente e mischiata alle altre utilizzate, sia della stessa marca, ma magari con un grado di usura diverso.
In questi casi, una volta scoperta la palla della stessa marca ma di usura diversa e comunque non appartenente a quella partita, essa verrà prontamente rimossa, i punti giocati restano come acquisiti, e si continuerà a giocare normalmente.
Di conseguenza anche nel caso in cui la palla che dovesse mischiarsi alle palle di quella partita fosse di una marca diversa da quelle in gioco, essa verrà certamente e prontamente rimossa, ma anche in questo caso i punti giocati resteranno acquisiti. Il principio che il punto giocato e terminato resti acquisito è uno dei principi cardine del gioco del tennis.
Se per esempio questa palla fosse individuata dopo aver completato più giochi, un motivo in più per confermare i punti giocati è dato dal fatto che entrambi i giocatori hanno continuato a giocare senza accorgersi di nulla, “accettando” di fatto quella condizione.