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Che succede se la palla prima tocca il nastro e poi nel ricadere non impatta sul campo ma resta impigliata o nella cinghia o nella parte ricurva della rete? Succede a volte, basta un soffio di vento di troppo...
10 dicembre 2019
LA SITUAZIONE
Fabio e Paolo stanno giocando una partita di doppio contro Alessandro e Marino.
Durante uno scambio una palla colpita di diritto da Fabio colpisce il nastro della rete (che nel caso specifico è un po' lenta). Proprio per questo motivo, la palla dopo aver impattato sul nastro, rotola per qualche centimetro sopra di esso e ricade lentamente verso il campo avversario. Nella sua discesa a fil di rete però, la palla si incastra tra la cinghia centrale che tiene legata la rete al suolo e la rete stessa. E si ferma lì.
Alla fine del dibattito ha prevalso la soluzione più salomonica, e in effetti probabilmente anche quella più corretta. Che cosa si fa? Si rigioca il punto! In effetti quando la pallina non tocca mai terra o non tocca nemmeno un arredo permanente, quel colpo non potrà mai essere definito né un buon rimando né un colpo terminato fuori.
In più non possiamo essere comunque in grado di dire se l'avversario avrebbe mai potuto colpire quella palla. Va considerato anche che, teoricamente, la palla deve essere considerata in gioco fino a che non rimbalzi fuori, oppure non effettui il secondo rimbalzo dopo esser rimbalzata nel campo “buono”.
* Testo a cura di Alessandro Saini