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Sapevate che è impossibile fissare la pallina lungo tutto il suo percorso? Quindi ci si allena a ricostruire il percorso che questa compie da un campo all'altro. E c'è un sistema, detto SVTA, studiato proprio per (e con) il tennis. Ce ne parla chi lo ha sviluppato
di Andrea Cagno * | 30 ottobre 2019
* Optometrista posturale, comportamentale, sportivo; responsabile progetto Scienze e Sport Vision FIR, docente per la FIT
Partiamo da un assunto importante: fissare i punti corretti per ottimizzare la performance. Quante volte avete visto un top player commettere un errore ingiustificabile su una palla "facile", magari a rete e su un punto decisivo, tanto facile da farvi pensare: "questa non la sbagliavo neanche io...". E probabilmente questa frase è a ragion veduta.
La palla non può essere fissata sempre, e anche questo è importante da tenere presente. Forse non molti sanno che la causa di un errore del genere è quasi sempre legata al nostro sistema visivo, non perché sia inefficiente, ma per una sua caratteristica fisiologica.
Bisogna tenere presente che, fisicamente, è impossibile per un uomo non perdere mai il contatto visivo con la palla. Ci sono però le cosiddette fissazioni in grado di farci ricostruire il percorso della palla stessa anche quando questa viene “persa di vista”.
Ecco le 4 fissazioni ottimale da non perdere durante lo scambio. Così facendo sarà possibile ricostruire il percorso della pallina nonostante l'angolo buio nel quale, fisicamente, non possiamo fissarla.