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Un curioso caso realmente avvenuto: durante un doppio il giudice di linea accenna una chiamata che poi interrompe a metà. Dalla sedia l'arbitro non sente, ma i giocatori sì e si fermano. Come bisogna comportarsi?
02 settembre 2019
LA SITUAZIONE
Enrico e Giovanni stanno giocando una partita di doppio sulla terra battuta contro Valerio e Alessandro.
CHE COSA SUCCEDE?
Enrico serve una prima palla di servizio che rimbalza molto vicino alla linea centrale del servizio. Il giudice di linea che sta chiamando quella riga, di istinto accenna a chiamare la palla fuori con un “Ffff...”.
In quel momento, guardando bene il segno, realizza che la palla tocca la riga e fa il gesto di palla buona.
Valerio che stava per allungare la racchetta per colpire la palla, sentito quel suono pur appena accennato, si ferma un secondo. L'arbitro, che non ha sentito nulla, chiama il punteggio concedendo l'ace a Enrico. A quel punto Valerio e Alessandro subito si rivolgono all'arbitro perché secondo loro sono stati disturbati dal giudice di linea: chiedono al giudice di linea la conferma che ha chiamato la palla, ma il giudice di linea nega.
COME SI PROCEDE?
Si tratta di un interessante caso realmente successo. L'arbitro non sente per nulla questo accenno di chiamata da parte del giudice di linea, che può essere fatto anche a voce non alta, ma sufficiente per essere udito dai giocatori posizionati in ricezione e molto più vicini a lui.