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Allenamento e dieta

Allenarsi sotto pressione è meglio

Bisogna imparare a gestire la pressione, ed è un aspetto che si può migliorare durante l’allenamento. Serve un obiettivo profondo e aiutano anche le... penitenze. Vi spieghiamo perché

di | 19 luglio 2019

* courtesy of PTR

In un articolo precedente abbiamo parlato dell’importanza dei dati scientifici e del loro supporto in un corretto processo d’allenamento. Adesso facciamo un passo più in là e vediamo un altro aspetto. Ad eccezione di alcuni specifici miglioramenti tecnici è assolutamente importante che i giocatori imparino a gestire la pressione, in modo da essere completamente preparati a quella della competizione. Deve essere chiaro che colpire un gran numero di palle a caso durante una sessione di allenamento è tanto utile quanto non allenarsi per nulla. È invece fondamentale ridurre più possibile le differenze tra allenamento e torneo.

Deve essere chiaro che colpire un gran numero di palle a caso durante una sessione di allenamento è tanto utile quanto non allenarsi per nulla

Il bello delle ‘penitenze’

Prendiamo per esempio un semplice esercizio di palleggio incrociato: se giochiamo dei punti sottolineando positivamente la vittoria del punto ed evidenziando negativamente la perdita del punto con una penitenza, non solo aumenteremmo l’intensità dell’esercizio, ma aggiungeremmo all’allenamento anche una nuova dimensione che consentirebbe agli atleti di allenarsi in condizioni più simili al match. Molto spesso è sorprendente quanto l’esercizio cambi per qualità ed intensità aggiungendo una piccola penitenza. Così, per esempio, 20 flessioni sulle braccia hanno un effetto sull’Ego di entrambi i giocatori, fattore ideale, poiché il desiderio di vincere nasce solo dal profondo del giocatore.

Vai in profondità

Nell’industria del fitness esiste un principio conosciuto come SAID: Specific Adaptations to Imposed Demands (adattamento specifico a necessità imposte). Ciò significa semplicemente che, quanto più un esercizio è simile all’attività, tanto maggiore è il transfer e tanto più veloce il miglioramento. Per un allenamento di velocità e mobilità si usa spesso lo Spider Drill. Ma invece di correre per raccogliere palline (non stiamo allenando dei raccattapalle), il giocatore dovrà impugnare la sua racchetta con la mano dominante e, giunto sul posto, simulerà un dritto o un rovescio, come in un match. Per una migliore comprensione del lavoro in profondità, osserva per circa 10 secondi le seguenti due liste di parole qui vicino (da The Talent Code di Daniel Coyle).

Fuori dalla zona di comfort

Ora interrompi per un attimo la lettura di questo articolo e controlla quante parole di queste 2 liste riesci a ricordare.

La maggior parte delle persone ricorda più parole delle lista B (la scienza sostiene tre volte tante). La semplice spiegazione di questo fatto è che durante la lettura è subentrato un breve momento di irritazione e insicurezza dovuto alle lettere mancanti che il cervello ha dovuto inserire. Questa è stata la differenza maggiore. Non ti sei allenato più duramente, ma più “profondamente”.

Come allenatori il nostro obiettivo principale è di consentire un allenamento di qualità, che non aiuti solamente il giocatore a mantenere il suo livello, ma anche ad accrescerlo, portando continuamente l’atleta al suo limite. Finché non sarà disposto a uscire da questa zona di comfort, potrà solamente sperare di mantenere il livello, con possibilità ridotte o addirittura nulle di migliorare.

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