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Ci sono situazioni in cui ci si può affidare soltanto all'arbitro: sono i cosiddetti casi di “primaria responsabilità”. Se il giudice di sedia non si accorge di un fatto, in queste circostanze, è come se non fosse mai avvenuto. Ecco un esempio concreto
di redazione | 10 aprile 2019
Nel recuperare una palla corta tirata da Giuseppe, Alessandro scivola con il piede sotto la rete entrando nel campo avversario di qualche centimetro e per fermarsi si appoggia con la mano sulla parte superiore della rete. La palla che ha colpito rimbalza nel giusto campo dell'avversario il quale non riesce a recuperarla. L'arbitro, che seguiva solamente il movimento della palla, chiama il punteggio a voce alta in favore di Alessandro. A quel punto Giuseppe protesta pretendendo l'assegnazione del punto perché secondo lui Alessandro ha commesso invasione. Ma Alessandro nega di aver commesso invasione.
Conta solo l'arbitro - Questi casi sono quelli considerati di "primaria responsabilità" dell'arbitro di sedia (come ad esempio il "net" sul servizio, il doppio rimbalzo, l'invasione). Ciò significa che solo l'arbitro è in grado di poterli chiamare e, se da lui non visti o sentiti, sono considerati come mai successi. L'arbitro è l'unico che può giudicare se l'episodio sia avvenuto e la sua decisione sarà quella definitiva.