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Cultura e costume

Ciak, si tira: 5 film 'di tennis' che non potete aver perso

Club e scuole chiuse, niente tornei di tennis (né di nessun altro sport) almeno fino al 3 aprile. L’invito a restare in casa salvo emergenze vere. Cancellato anche il Masters 1000 di Indian Wells. Ma dal divano le racchette si possono trovare anche nei film… ecco i più belli da vedere

di | 11 marzo 2020

L’hashtag #restiamoacasa non è solo un trend. È un impegno di civiltà che ognuno deve prendersi la briga di assolvere. Pur con le rinunce del caso. D’altronde i club e i centri sportivi sono chiusi, quindi niente racchetta nel borsone; e pure Indian Wells, che avrebbe dovuto riempire gli schermi delle tv in questi giorni, è “rimasto a casa”. Nella riscoperta dell’ozio e della noia che chi non deve lavorare - autocertificandosi nei movimenti - può (e deve) esercitare, scatta anche la corsa violenta al 40 pollici del soggiorno.

Tra i 7 buoni consigli che l’archistar Stefano Boeri, in un contributo per l’Huffington Post, riprende dal partner e direttore del suo studio in Cina Yibo Xu, ce n’è uno che fa riferimento ai “piccoli obiettivi extra lavorativi che possono essere raggiunti in un breve periodo di tempo”. Spiega: “Finire un libro, imparare nuovi mestieri, studiare e appassionarsi a un nuovo lavoro, guardare una serie tv o un film di qualità: in questo modo mentre distolgo l’attenzione dall’epidemia, riesco anche a riceve degli spunti intellettuali e psicologici positivi. Durante l’epidemia c’è bisogno di continuare a vivere le proprie vite”.

Si può fare anche col tennis: mettersi in forma con qualche semplice esercizio fisico per farsi trovare pronti alla ripresa, leggere qualche capitolo al giorno di un libro, immergersi nelle atmosfere di un film; col tennis protagonista o co-protagonista ce ne sono una manciata. Molte di più, infinite, le citazioni legate al mondo della racchetta, dall’elegante visiera del casinò di Saint Vincent di Fantozzi in giù. Ma questa è un’altra storia, che coinvolge giocatori di ieri e di oggi, registi, attori, campioni. Torniamo a noi e vediamo che cosa si può… vedere.

Ce la si può fare se trasforma un problema gigantesco in una piccola opportunità, per sperimentare nuovi modi di lavorare e dedicare tempo a cose che solitamente appena sfioriamo

- Stefano Boeri, architetto e urbanista

 

LA BATTAGLIA DEI SESSI (2017)
Cominciamo dai due più recenti (e anche più di successo). Emma Stone, che secondo molti a Hollywood raccoglierà il testimone di Julia Roberts, porta sul grande schermo Billie Jean King e la famosa sfida contro Bobby Riggs, la partita di tennis che passò alla storia proprio come la “Battaglia dei Sessi”, giocata a Houston, in Texas, il 20 settembre 1973 davanti agli oltre trentamila spettatori dell’Astrodome. Del film, la vera Bille Jean ha detto: “è un'opera importante perché restituisce il respiro, lo spirito di quel tempo”.

Disponibile su TIM Vision, Infinity e Google Play

 

BORG-MCENROE (2017)
Di grande impatto la rivalità, di grande successo il film. Borg e McEnroe hanno adesso il merito di essere diventati protagonisti non solo di sfide epiche sul campo ma anche del film strettamente tennistico dal maggior successo mai realizzato. Diretto da Janus Metz, i due fenomeni contrapposti sono stati interpretati da Sverrir Gudnason (Borg) e Shia LaBeouf (McEnroe). Per molti, oltre al successo, si tratta del miglior film a tema di tutti i tempi. Uno dei meriti? Quello di aver saputo dipingere la grande rivalità racchiudendola nella bolla di uno dei match più celebri della storia, la finale di Wimbledon del 1980.

Disponibile su TIM Vision

 

MATCH POINT (2005)
Al principio fu Woody Allen, non solo per le molte suggestioni legate al tennis nelle sue prime opere, ma anche perché nel 2005 riportò la racchetta sul grande schermo con Match Point. Candidato all’Oscar nella categoria “Miglior sceneggiatura originale”, racconta le vicende dell’ex giocatore irlandese - di fantasia - Chris Wilton (Jonathan Rhys Meyers) e dell’attrazione per l’attrice americana Nola Rice (Scarlett Johansson, ma originariamente Allen aveva scritturato Kate Winslet). Tra intrecci amorosi e relazioni familiari, il tocco di Woody dà il la a una commedia sul filo del ‘black’ in cui la fortuna e il destino hanno un ruolo chiave.

Disponibile su TIM Vision e Infinity

 

WIMBLEDON (2004)
Nel 2004 esce nelle sale Wimbledon, il primo film di sempre a essere stato girato anche all’All England Club. Firmato da Richard Loncraine, è una commedia romantica che incastra vicende sportive e liaison amorose, quella tra i protagonisti Peter Colt (Paul Bettany, il monaco-sicario de Il Codice Da Vinci con un passato da discreto tennista, e si vede) e Lizzie Bradbury (Kirsten Dunst). Lui, ex Top 20 britannico crollato oltre il 150° posto del ranking incontra lei, giovane promessa americana, ritrovando stimoli e motivazioni. Nel cast anche McEnroe e Chris Evert, oltre alla supervisione ‘tecnica’ di Pat Cash

Disponibile su Google Play

 

7 DAYS IN HELL (2015)
Purtroppo (o per fortuna) è disponibile on-line solo il trailer di questa “rara chicca d’autore” (si fa per dire…). Una tragicomica narrazione documentaristica (dura meno d'una ora nel suo complesso) di un impossibile match lungo 7 giorni, a Wimbledon, al culmine della super-rivalità tra Aaron Williams, l’improbabile fratello bianco di Serena e Venus, e Charles Poole, svampito tennista di sua Maestà. Una specie di Pallottola Spuntata in salsa tennis, con un quinto set oltre i 100 game, un’invasione di campo con finale hot e un giudice di linea assassinato da una prima di servizio. D’autore sono almeno le comparse: Serena Williams, John McEnrore e Chris Evert… sì, quelli veri, per un prodotto targato HBO.

 

Certo, siamo tutti in attesa che esca nelle sale King Richard (si parla di novembre, quando l’emergenza dovrebbe essere alle spalle), il film su papà Williams interpretato da Will Smith. Ma già a disposizione ce ne sono molti altri, anche tornando cronologicamente indietro nella storia del cinema. Del 1979, per esempio, L’ultimo gioco, pellicola in cui compare anche Pancho Gonzales, nei panni di se stesso, impegnato a fare da mentore a un giovane tennista iscritto a Wimbledon e diviso tra la finale contro Guillermo Vilas e l’amore per Nicole. E poi Break Point, Delitto al Circolo del Tennis, Vittorio De Sica con Il Giardino dei Finzi Contini basato sul romanzo di Giorgio Bassani… I titoli sono decine, non tutti capolavori, ma ci sono.

Ce n’è per tutti i gusti e per tutti i generi (perfino uno, Il principe del tennis, ambientato a Tokyo e ispirato ai manga giapponesi). Il ventaglio è talmente vasto e variegato che un altro piccolo obiettivo a medio-termine, come suggeriva da Yibo Xu, potrebbe essere quello di andare a scovare citazioni, allusioni, suggestioni, camei, omaggi, riferimenti al mondo della racchetta. Non ci sarebbe di che annoiarsi.


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