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Pane e pasta, come e quanto mangiarne

"Il tennista dovrebbe scegliere preferibilmente i carboidrati integrali, che possono aiutare lo sportivo ad avere delle prestazione migliori". Il nutrizionista Paolo Accornero spiega quali sono i più adatti a chi svolge attività sportiva. La differenza? Sta nel periodo d'assorbimento.

24 febbraio 2020

Il corpo umano è molto simile a una macchina: per funzionare ha bisogno di carburante, che per l'uomo è il cibo. Per svolgere al meglio le diverse attività, anche quelle sportive, serve però un'alimentazione corretta.

Abbiamo focalizzato la nostra attenzione sui carboidrati, una delle principali sostanze nutritive presenti negli alimenti, e abbiamo chiesto al dottor Paolo Accornero, medico nutrizionista, quali sono quelli più adatti per i giocatori di tennis.

 

Quando si parla di carboidrati, ci vengono in mente subito pane e pasta: vanno bene per i tennisti?

“No, il pane e la pasta, che vengono comunemente prodotti a livello industriale, non sono i carboidrati giusti per i tennisti e in generale per chi fa sport. Il motivo è semplice: il pane e il pasta si trasformano subito in zuccheri che vengono rapidamente assorbiti, determinando così dei picchi di zucchero nel sangue. Inoltre nel caso del pane, la sua preparazione comprende l'aggiunta di mono e digliceridi, che ne aumentano l'appetibilità, e sostanze chimiche per la lievitazione. Per questo motivo, quando mangiamo il pane o quando lo mangiamo velocemente, non sempre ci sentiamo bene, addirittura alcune volte ci sentiamo gonfi e pesanti”.

 

Allora quali sono i carboidrati più adatti?
“I carboidrati comprendono un'ampia quantità di sostanze e il tennista dovrebbe scegliere preferibilmente quelli integrali, che possono aiutare lo sportivo ad avere delle prestazione migliori. Rientrano in questa categoria, per esempio, il riso integrale, il riso nero, il riso rosso, l'amaranto, l'avena, il farro, il miglio, l'orzo, la quinoa e il sorgo. Alcuni hanno il glutine, altri no”.

Perché questi carboidrati sono da preferire?
“Tutti i carboidrati hanno delle caratteristiche uguali dal punto di vista calorico, cioè quattro calorie per grammo. La grande diversità sta nel periodo di assorbimento. I carboidrati integrali sono da preferire perché sono più digeribili e sono assimilati in maniera più lenta, così da evitare i picchi di zucchero nel sangue. All'interno di questi carboidrati, possiamo comunque scegliere quali utilizzare in base a circostanze ed esigenze. Se, ad esempio, desideriamo un carboidrato energetico, scegliamo l'avena; non a caso questo carboidrato viene dato ai cavalli, quando devono fornire delle prestazioni sportive elevate.

I carboidrati hanno caratteristiche uguali dal punto di vista calorico, 4 calorie per grammo. La  diversità sta nel periodo di assorbimento
Optiamo per il miglio, se necessitiamo di un carboidrato con un'elevata quantità di glucosio e una caratteristica di vitamine migliore. Per abbassare il colesterolo, è utile il riso rosso, che contiene una speciale monocolina. Nel caso di fabbisogno proteico, invece, un'ottima soluzione può essere la quinoa”.
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