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Collezionismo

Spirobole: il tennis “da salotto”

Nei primi anni del Novecento riscosse grande successo lo “spirobole”, una variante del tennis molto particolare che si poteva praticare sia in casa sia all’aperto. D’estate era anche frequente vederlo in spiaggia.

di | 12 febbraio 2020

Tra i numerosi vecchi giochi legati al tennis uno che ebbe molto successo nei primi anni del Novecento c'è stato anche quello dello ‘spirobole’. Il set da gioco, contenuto in una cassa di legno, comprendeva due racchettine e un paletto con all’estremità una corda sulla quale era legata una pallina di dimensioni più contenute rispetto alla normale palla da tennis.

I due giocatori,
stando ai lati opposti del palo, cercavano di colpire la pallina in una direzione, uno in senso orario, l’altro in senso antiorario e il gioco terminava quando uno dei due riusciva ad avvolgere completamente la palla attorno al palo cosicché venisse bloccata dalla corda.

Esistevano due versioni del gioco:

- versione da salone,
generalmente posizionato su di un tavolo nella medesima stanza che ospitava già il gioco del tennis da tavolo;

- versione da esterno
, il cui set comprendeva un palo più lungo (circa tre metri) e racchette di maggiori dimensioni. Veniva montato in prevalenza nel giardino di casa ma d’estate era anche frequente vederlo in spiaggia.

Sin verso il 1930 il gioco, in particolare quello da sala, ebbe molto successo in Francia ed era uno degli svaghi preferiti tra i collegiali e le novizie degli istituti ecclesiastici. Anche nel nostro Paese era presente sin dal 1899 tra i giochi dei bambini delle famiglie borghesi come si evince dal listino speciale di giochi per campagna e società della ditta G. Manfredi di Torino che lo propone nel maggio di quell’anno tra le novità alla sua clientela.

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