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Collezionismo

Quando il tennis era un gioco “in scatola”

Brevettato nel 1874 dal maggiore inglese Walter Clopton Wingfield, inizialmente il tennis era in scatola. Venivano vendute casse contenenti l’attrezzatura per allestire il gioco su un prato o nel giardino di casa: manuale con le regole, istruzioni, rete, racchette, palline e tutto il necessario.

di | 19 settembre 2019

Lo sapevate che, nei primissimi anni di esistenza, il tennis è nato come gioco in scatola? Le prime casse in legno contenenti il set completo per il gioco del lawn tennis, chiamato all’epoca “sphairistike” e brevettato nel 1874 dal maggiore inglese Walter Clopton Wingfield, sono oggigiorno rarissime. Una di queste è possibile ammirarla appena entrati nel mitico Museo del Tennis di Wimbledon. La cassa contiene tutta l’attrezzatura per allestire il gioco su un prato o nel giardino di casa: manuale con le regole del gioco e le istruzioni del montaggio, una rete, quattro racchette, palline in caucciù, bastoni montanti, corde, picchetti e martello in legno.

Sovente all’interno del coperchio di queste cassette erano incollate le regole del gioco oppure litografie con belle scene di tennis riportanti il nome del fabbricante. Gran parte dei kit per il gioco venivano prodotti in Inghilterra ma sul finire dell’ottocento ditte costruttrici erano operanti anche in altre nazioni europee come Belgio e Francia, ove la fabbrica parigina Williams era in quel periodo attivissima.

In Italia non ci sono invece riscontri di artigiani che abbiano prodotto questi set per il tennis. Erano i negozi specializzati nella vendita di articoli per lo sport e il tempo libero, che stavano nascendo in quel periodo, ad importarli dai paesi europei spesso facendoli personalizzare con l’applicazione della propria ragione sociale sulla confezione. Si tratta di pezzi pressoché introvabili e tra i pochi noti all’Associazione Italiana Collezionisti Tennis c’è questa scatola, modello formato medio per junior, di fabbricazione francese e venduta in Italia verso il 1899 dalle Manifatture Martiny di via Dante 11 a Milano. La scatola, come si può vedere dall’immagine riportata, presenta sia all’esterno che all’interno del coperchio due targhette in metallo con il nome del negozio milanese. Un oggetto decisamente raro. Per non dire unico.

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