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Dopo la rieducazione propriocettiva, la riabilitazione di una epicondilite prevede il ricorso a quest'altra pratica, molto indicata nelle fasi iniziali delle rieducazione. Vediamo tre esercizi pratici
di di Rodolfo Lisi * | 26 giugno 2019
* posturologo, laureato in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative
Il primo fondamentale step di un adeguato iter riabilitativo nel trattamento del “gomito del tennista” è la rieducazione propriocettiva. Poi, si passerà alla fase successiva, consistente nel lavoro isometrico. Tale modalità (vedi esercizi nelle figure 1, 2 e 3), fra le tante peculiarità, è indicato proprio nelle fasi iniziali della rieducazione quando non è opportuno sollecitare le articolazioni o dare origine a spostamenti di segmenti osteoarticolari. Per molti autori questa tipologia di lavoro muscolare è più sicura perché non comporta stress eccessivi delle articolazioni, dei legamenti, delle capsule articolari. Inoltre, una caratteristica della contrazione isometrica è quella di permettere ai ponti di actina e miosina di recuperare i loro scorrimenti secondo una meccanica fisiologica graduale e progressiva. Tale caratteristica può essere addirittura più importante della tipologia di contrazione stessa e non può, quindi, essere trascurata.