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Personaggi e interviste

Arianna, la super-mamma con la racchetta

Fino al 2017 la brianzola Alioli non poteva giocare tra gli amatori perché 25 anni fa era stata C3: poi le nuove regole d'accesso le hanno dato la possibilità di rimettersi in gioco: “Ho due figlie e un lavoro ma riesco a trovare il tempo per me... e per il tennis”

di | 20 aprile 2019

Chi può giocare nel circuito amatoriale Fit-Tpra? Chi ha sempre tanta voglia di crescere e migliorare. Come Arianna Alioli, un’agguerrita tennista di Seregno (Monza e Brianza), celata dietro un fisico minuto e un dolce sorriso, che riesce a incastrare ogni tassello alla perfezione pur di non rinunciare al suo sport preferito. Ha 41 anni, lavora nel ramo assicurativo di un'importante banca italiana, occupandosi di cost management. Una, insomma, che sa come far quadrare i conti, anche quando si tratta di organizzarsi con la gestione del lavoro, della casa, della famiglia, in particolare delle due piccoline di casa, di 6 e 8 anni.

Una grande passione

Grande appassionata di tennis, ha dovuto aspettare che entrassero in vigore le nuove norme per poter rimettersi in gioco e scendere in campo nei tornei amatoriali. Arianna infatti è stata classificata C3 a 15, 16 anni e questo suo piazzamento non le permetteva di giocare nel circuito amatoriale. Nel 2017 però le regole sono cambiate: “Avevo iniziato a giocare a 8 anni. Nessuno in famiglia aveva praticato questo sport eppure a me sembrava davvero divertente - spiega Arianna -. Di ritorno da una vacanza in montagna in cui vidi dal vivo dei tennisti all’opera, chiesi con insistenza di poter provare pure io. Venni iscritta al corso di settembre al Tennis Club Seregno e così iniziò la mia avventura”. Un percorso che è proseguito fino agli anni del liceo con l’impegno nelle competizioni a squadre per il Tc Seregno prima e per il Ct Giussano poi (sempre in Brianza). A 22 anni però le priorità cambiarono: l’università, il lavoro che la portava spesso all’estero, il matrimonio e la maternità. Ma quando si ha una grande passione dentro, prima o poi questa riemerge. È solo una questione di tempo.

L’approccio con lo sport dopo i 40 anni è diverso: lo fai per scelta, perché ti fa stare bene e quindi ci metti tante energie

Star bene

“Tre anni fa - racconta - ho ripreso la racchetta: le bambine erano più autosufficienti e nonostante il poco tempo sono riuscita a ritagliarmi degli spazi miei che ovviamente ho dedicato al tennis. L’approccio con lo sport a questa età è diverso: lo fai per scelta, perché ti fa stare bene e quindi ci metti tante energie per perfezionarti. Sono molto esigente con me stessa, ho fatto molti cesti e lavorato sul movimento del dritto, il colpo che volevo migliorare e finalmente ora sento l’impatto nel modo giusto. Un lavoro così tecnico mi avrebbe annoiato a morte da ragazzina, adesso invece ne sentivo l’esigenza”. Ora Arianna riesce a giocare 4 ore alla settimana, alternando gli allenamenti alle partitelle con le amiche. In pieno spirito amatoriale.
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