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Le storie

Verso lo US Open su SuperTennis, le grandi storie: il Super Saturday

Continua il nostro avvicinamento ai al grande appuntamento dello US Open in esclusiva su Supertennis, in chiaro e gratis, per tutti. Riviviamo le grandi storie e i personaggi simbolo del torneo. Oggi ricordiamo il primo, memorabile, Super Saturday

di | 11 agosto 2023

Sportcast, la società del Gruppo FITP che gestisce il canale tv SuperTennis, ha raggiunto un accordo con la United States Tennis Association (la federtennis statunitense) per acquistare in esclusiva tutti i diritti media degli US Open.

Ci avviciniamo al grande appuntamento rivivendo grandi storie e personaggi che hanno segnato momenti indimenticabili nel torneo.

Un sabato così non si era mai visto prima. E non si sarebbe mai visto nemmeno dopo. E' l'8 settembre 1984. Per la prima volta nella storia dello US Open, gli organizzatori hanno infilato nella stessa giornata le due semifinali maschili e in mezzo la finale femminile.

Previsto anche un antipasto, diciamo così. Alle 11.07 del mattino, infatti, i primi a scendere in campo sono infatti Stan Smith e John Newcombe, campioni allo US Open del 1971 e 1973, per la semifinale del torneo Senior che si conclude in tre set con la vittoria di Smith 46 75 62. 

Poi tocca a Ivan Lendl che batte Pat Cash e raggiunge la terza finale consecutiva allo US Open. Non prima, però, di aver salvato un match point sul 6-5 nel quinto set con un pallonetto vincente in corsa impossibile da dimenticare. Lendl, finalista per otto edizioni di fila a New York negli anni Ottanta, ha chiuso 36 63 64 67(5) 76(4).

Devono aspettare a lungo, dunque, Chris Evert e Martina Navratilova, le protagoniste della finale femminile. Essendo incastonata fra le due semifinali maschili, la sfida per il titolo non ha un orario di inizio fissato. L'attesa delle due grandi rivali e dei tifosi è comunque ben ripagata. Evert vince in rimonta, 46 64 64, e festeggia il sesto Slam in due anni.

Alle 19.28 scendono in campo John McEnroe e Jimmy Connors per la quarta partita della giornata sul Louis Armstrong Stadium. Quattro partite a cui i tifosi hanno potuto assistere con un unico biglietto.

Il duello fra i due testimonia una rivalità intensa, spalmata lungo 34 capitoli. La loro storia, iniziata nella semifinale di Wimbledon del 1977, si è infuocata a New York. McEnroe, infatti, che è nato nel Queen's e viveva a Manhattan, sentiva che i tifosi della sua città preferissero Connors, di East St.Louis. E non lo sopportava.

McEnroe, nel clou della sua stagione migliore di sempre in cui ha subito appena tre sconfitte in tutto l'anno, la dura e la vince al quinto set: 64 46 75 46 63. Sono le 23.14 quando i due si stringono la mano. "Deve essere stato il giorno migliore di sempre nella storia dello US Open" ha detto McEnroe che il giorno dopo avrebbe vinto il suo ultimo titolo Slam in singolare.

Super Saturday, grandi attese e promesse  non mantenute

Mai, nelle edizioni successive, il Super Saturday allo US Open è riuscito a replicare l'intensità di quella prima volta. Solo nel 1995 il livello dello spettacolo ha ricordato la tensione e l'intensità del 1984. In quell'occasione Pete Sampras ha sconfitto Jim Courier e Andre Agassi ha piegato Boris Becker, in due semifinali da record chiuse al quarto set.

Per la prima volta da quando esiste il ranking computerizzato, infatti, in semifinale sono arrivati quattro giocatori tutti con almeno una settimana da numero 1 ATP all'attivo. Poi Pistol Pete si sarebbe aggiudicato la finale 64 63 46 75 e alzato il terzo trofeo allo US Open

Tra le due semifinali maschili, si gioca una finale femminile il cui significato era chiaro a tutti, ma la cui importanza sarebbe poi cresciuta a posteriori. Di fronte Steffi Graf e Monica Seles, al secondo torneo dopo essere stata accoltellata ad Amburgo nell'aprile del 1993 da Gunther Parche, operaio disoccupato, morbosamente tifoso di Steffi Graf. Voleva fare qualcosa, ha confessato durante il processo, per "ferire Seles così tanto da non poterle permettere di giocare a tennis per molto tempo".  

In un'atmosfera elettrica, si gioca una finale di livello altissimo. Graf vince il primo set al tie-break, subisce un colpo da ko nel secondo set e nel terzo cambia tattica. Varia ritmo, non la sfida solo di potenza. E completa quella che avrebbe definito la sua più grande vittoria: finisce 76(6) 06 63.

 

Il format con la finale femminile senza un'orario di inizio definito è rimasto fino al 2000. Poi, nell'edizione 2001, gli organizzatori hanno deciso di far disputare la sfida fra le sorelle Serena e Venus Williams nel prime time per il pubblico televisivo nazionale, dunque in sessione serale. Niente più biglietto unico per tutte le tre partite.

La tradizione del Super Saturday è sopravvissuta ancora per poco più di un decennio, per poi essere archiviata definitivamente nel 2013.

US Open su SuperTennis: i dettagli dell'accordo

L’accordo, raggiunto con la collaborazione di IMG, avrà durata pluriennale a partire dal 2023, e consentirà agli appassionati italiani di tornare ad assistere gratuitamente alla prova americana del Grand Slam® dopo 34 anni di visione limitata alle pay tv. SuperTennis trasmetterà i match più importanti sia in diretta che in differita nell’arco delle 24 ore, mentre, in aggiunta, la piattaforma digitale SuperTenniX darà ai tesserati FITP e ai propri abbonati la possibilità di vedere tutte le partite del torneo in streaming.

Per i possessori di Smart TV l'offerta si arricchisce grazie all'HbbTV, acronimo di Hybrid Broadcast Broadband TV. Premendo il tasto verde del telecomando, si aprirà una schermata mosaico (in gergo landing page) nella quale lo spettatore – con l’ausilio delle frecce presenti sul telecomando – potrà spostarsi per selezionare altri tre campi oltre a quello in quel momento trasmesso in diretta sul canale.

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