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Continua il nostro avvicinamento ai al grande appuntamento dello US Open in esclusiva su Supertennis, in chiaro e gratis, per tutti. Riviviamo le grandi storie e i personaggi simbolo del torneo. Oggi ricordiamo la finale dell'edizione 2009 vinta da Del Potro su Federer
di Alessandro Mastroluca | 13 agosto 2023
Sportcast, la società del Gruppo FITP che gestisce il canale tv SuperTennis, ha raggiunto un accordo con la United States Tennis Association (la federtennis statunitense) per acquistare in esclusiva tutti i diritti media degli US Open.
Ci avviciniamo al grande appuntamento rivivendo grandi storie e personaggi che hanno segnato momenti indimenticabili nel torneo.
Sembrava tutto pronto per la sesta incoronazione di Roger Federer. Campione in tutti i cinque anni precedenti, allo US Open 2009 lo svizzero è il grande favorito per eguagliare la striscia di sei titoli consecutivi di Bill Tilden (1920-25). Il 14 settembre Federer entra sull'Arthur Ashe con Juan Martin Del Potro, che lo sovrasta di tredici centimetri.
L'argentino, che ha rifilato un triplo 6-2 a Rafa Nadal in semifinale, è alla prima finale Slam. Sono passati pochi mesi dalla semifinale Federer-Del Potro al Roland Garros di quell'anno. "Sentivamo entrambi che era come una finale perché Nadal aveva perso [contro Soderling]. Lui non aveva mai vinto il torneo, io non avevo mai giocato una finale Slam. Giocammo cinque set, ho avuto mille occasioni per vincere ma non ci sono riuscito. In quel momento pensavo che non l'avrei battuto mai più" ha ricordato Del Potro al quotidiano argentino La Nacion. Federer avrebbe poi vinto il titolo e completato il Career Grand Slam a Parigi, conquistando l'unico Slam che ancora gli mancava.
Quando Jake Garner annuncia l'inizio della finale dello US Open 2009, Federer non perde una partita nella storia del torneo dagli ottavi del 2003. L'aveva battuto un altro argentino, David Nalbandian, uno dei suoi peggiori rivali a inizio carriera. Poi aveva vinto tutte le precedenti cinque finali, contro cinque avversari diversi, tutte in tre o quattro set.
Federer nel 2009 ha perso la finale dell'Australian Open contro Rafa Nadal 6-2 al quinto, poi ha trionfato al Roland Garros e Wimbledon. A New York ha eliminato Soderling e Djokovic. E' il grande favorito per completare una doppietta senza precedenti. Roger è infatti padre da poche settimane delle gemelle Myla Rose e Charlene Riva, e il giorno prima il titolo l'ha vinto Kim Clijsters con la figlia Jada stella della cerimonia di premiazione. Se dovesse trionfare Federer, sarebbe la prima volta che i due campioni in singolare in una stessa edizione siano entrambi genitori.
Il gap di esperienza si vede tutto nel primo set. Del Potro mette in campo il 54% di prime e vince 16 punti su 19, ma ne ottiene uno su quattro con la seconda. Federer gioca profondo e centrale, senza dare angoli a Del Potro per caricare il diritto. Piazza il break subito, alla quinta occasione maturata nel primo game di risposta. "All'inizio ero nervosissimo - ha ammesso l'argentino dopo la finale -. Stanotte non sono riuscito a dormire, stamattina non ho fatto colazione. Roger è partito benissimo, io ho sbagliato troppi servizi, che sono un'arma importante per il mio gioco".
Federer chiude il primo set 6-3 e apre il secondo con un nuovo break, aiutato da due doppi falli di Del Potro. L'argentino ha le prime chances per strappare il servizio a Federer nel quarto game del secondo set. Ma non le trasforma. E si trova sotto di un set e 1-3 nel secondo come contro Marin Cilic ai quarti di finale. Federer mantiene il vantaggio fino al 5-4 30-0: è a due punti dal secondo set. Del Potro infila quattro punti di fila va 5-5 e allunga il set al tie-break. "Lì ho cominciato a credere nelle mie possibilità" ha detto dopo la finale.
Del Potro, tutti i trionfi della carriera
E' un momento chiave. Lo svizzero stecca un diritto al settimo punto, Del Potro piazza due vincenti sulla riga nei due successivi e sale 6-3. Mancati i primi due set point, chiude al terzo ancora con un diritto vincente.
La potenza dei colpi dell'argentino induce Federer a un tennis più prudente. "Palito" prende fiducia, ottiene un nuovo break e sale 4-3. Nelle grandi occasioni, la gestione delle emozioni è un fattore chiave. Del Potro non contiene la tensione e incassa il contro-break, Federer non contiene la frustrazione e al cambio campo sul 5-4 in suo favore esplode. Stavolta se la prende con il giudice di sedia che ha permesso al suo avversario di chiedere la verifica del segno sulla palla game dopo una lunga discussione. Secondo lui è passato troppo tempo tra la fine del punto e la sua richiesta.
"Non posso chiedere un challenge dopo due secondi, lui lo fa dopo dieci secondi ogni volta e glielo concedi. Ma le avete delle regole qui?" sbotta Federer. Garner gli fa cenno di calmarsi. "Non fare quel gesto con la mano! Non dirmi di stare calmo" ribatte furioso. L'arbitro gli spiega che Del Potro stava parlando con lui prima di chiedere la verifica, ma Federer non si trattiene: "Non mi interessa niente di quello che ha detto, non dirmi quali sono le c***o di regole!". Questa tirata gli costerà, a fine torneo, 1500 dollari di multa.
Alla fine Federer il set lo vince, con Del Potro che infila due doppi falli uno dopo l'altro dal 4-5 30 pari. "Ero tesissimo - dirà 'Palito' in conferenza stampa' -. Ma alla fine del terzo set ho iniziato a pensare che stavo giocando contro il miglior giocatore di sempre in finale, che non avevo niente da perdere. Mi son detto: continua a lottare fino all'ultimo punto".
2009. Men's singles final. Five thrilling sets. ??
— US Open Tennis (@usopen) May 24, 2020
11 years ago, a 20-year-old Juan Martín del Potro left Flushing Meadows with his first major title after defeating Roger Federer.
Full Match ?? https://t.co/gAkP7A77gd pic.twitter.com/OSColFgJcI