-
L'attrezzatura del campione

Tutti i segreti della racchetta di Lorenzo Musetti

L’attrezzo del grande talento azzurro è una Head Extreme Tour, con il piatto da 98 pollici quadrati. Per l’incordatura utilizza un originale mix di corde sintetiche e una tensione media: 24 chilogrammi

di | 20 marzo 2021

La Head Extreme Tour di Lorenzo Musetti ha il piatto corde da 98 pollici quadrati

La Head Extreme Tour di Lorenzo Musetti ha il piatto corde da 98 pollici quadrati

Il tennis fuoriserie, ad alto tasso di spettacolarità di Lorenzo Musetti ha ormai superato ogni barriera: le splendide prestazioni di Acapulco ne hanno fatto un fenomeno mondiale. Naturale quindi andare a guardare da vicino la sua attrezzatura, a partire proprio dalla racchetta e dal suo settaggio, la macchina con cui “Museratti” corre i suoi Gran Prix.

“Ciascuno ha una racchetta e c’è una rete in mezzo: all’inizio entrambi i giocatori hanno il 50% di possibilità di vincere”: è stata la frase ad effetto con cui il 19enne di Carrara ha trasmesso il suo piglio agonistico, l’idea che non ha paura di nessuno. Dunque vediamola questa sua racchetta.

Si tratta di una Head Extreme Tour, modello lanciato nel 2020 dalla Casa austriaca a completamento di una gamma, quella delle Extreme, già protagonista ad alto livello prima con Roberta Vinci, poi con Matteo Berrettini.

Entrambi i predecessori sono stati però ambasciatori della versione Extreme Pro: piatto da 100 pollici quadrati, peso senza corde di 315 grammi.

 

Leggi il test a confronto: Head Extreme Pro vs. Head Extreme Tour

Proprio lavorando sulle esigenze di Lorenzo Musetti, che quando frequentava il circuito juniores utilizzava una più classica Head Prestige, i tecnici di Kennelbach hanno cercato di completare una gamma di attrezzi agonistici votata più alla spinta che al controllo (come invece è caratteristica delle Prestige).

E’ nata così Extreme Tour Graphene 360+, una racchetta con il piatto leggermente più piccolo rospetto alla Extreme Pro (98” anziché 100”), peso leggermente inferiore (305 grammi senza corde a parità di bilanciamento, 31,5 centimetri dall’estremità del manico) e profilo più sottile (variabile 22/23/21 mm dalla testa al manico anziché 23/26/21mm).

Lorenzo Musetti vincitore degli Australian Open juniores 2019 con la Head Prestige

La tecnologia è la stessa (utilizzo del leggerissimo e robustissimo Graphene in tutti i punti del telaio dove è utile sfruttarne le qualità) e incordatura a densità progressiva (maggiore nella zona centrale per aumentare il controllo, minore allontanandosi da centro per offrire più confort sugli impatti non ottimali).

Ne risulta una Extreme più veloce e maneggevole, attrezzo da agonisti, da attaccanti, ma che in qualche modo concede un po’ di tolleranza in più rispetto agli standard della categoria. Le concorrenti sono, per capirci, Wilson Blade (l’attrezzo di Lorenzo Sonego), Babolat Pure Strike (Dominic Thiem), Yonex VCore (Denis Shapovalov).

Queste le caratteristiche generali della racchetta di serie, che si trova in negozio (220 euro il prezzo di listino ma sui grandi store online si può portare a casa con meno di 200 euro).

Veniamo però alla personalizzazione che Lorenzo Musetti ottiene attraverso la scelta del tipo di corda e della tensione che richiede all’incordatore.

Ci viene in aiuto qui l’esperienza di Marco Rossani, responsabile del servizio incordatura degli Internazionali BNL d’Italia, che ha seguito lo scorso anno Musetti anche durante il Sardegna Open, dove l’allora 18enne azzurro raggiuse le semifinali.

Dalla sua scheda apprendiamo che “Museratti” utilizza un’incordatura ibrida ottenuta da due diversi monofilamenti sintetici: si tratta di Head Hawk Rough, calibro 1,25 mm (sulle verticali) e di Head Lynx, sempre 1,25mm (sulle orizzontali).

La tensione è in entrambi i casi 24 kg, dunque una tensione media; inferiore sia a quella di Nadal sulla sua Babolat Pure Aero (25 kg ma su un piatto da 100”) che a quella di Federer sulla sua Wilson Pro Staff 97 Autograph (27 kg le verticali in budello naturale, 25,5 kg le orizzontali in sintetico).

Dati di sicuro interessanti, che aiutano a capire quello che Musetti richiede all’attrezzo per una performance ottimale, ma che non vanno necessariamente imitati. L’incordatura è un elemento molto personale, che incide moltissimo sulla prestazione e che va tarato sulle proprie caratteristiche ed esigenze di gioco.

A un tennista di quarta categoria FIT che volesse provare la Head Extreme Tour con corde simili a quelle di Musetti consiglieremmo di scendere, per un primo test, di 2 o 3 kg rispetto ai 24 kg del magico Lorenzo.

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti