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L'attrezzatura del campione

La racchetta delle n.1 del mondo? Leggera e facile come quella di un amatore

Al box degli incordatori ufficiali degli IBI abbiamo potuto vedere da vicino gli attrezzi personali di Iga Swiatek. E scoprire che, a differenza di quelli dei colleghi maschi della top 10, sono molto simili alle versioni di serie, adatti a un pubblico molto vasto di agonisti

di | 11 maggio 2022

Com’è davvero la racchetta della n.1 del mondo? Una curiosità che si può soddisfare solo se si entra nella pancia del campo centrale e si scende giù giù nel box degli incordatori ufficiali degli Internazionali BNL d’Italia.

Iga Swiatek, al contrario di Novak Djokovic, non ha bisogna di un incordatore personale: si fida ciecamente, come del resto fa Rafa Nadal, del team Wilson guidato dal milanese Marco Rossani e gli affida i suoi attrezzi, quattro per volta, perché vengano preparati per il match. E così lo stringer italiano, primo a essere ammesso anche nella squadra specializzata di Wimbledon, ha modo di verificare tutte le caratteristiche della racchetta, che è una Tecnifibre Tempo 298 nella versione Iga, cioè con l’autografo della campionessa polacca serigrafato all’esterno di uno degli steli che formano il cuore aperto.

Una scelta da parte del marchio francese, oggi di proprietà del gruppo Lacoste, che apparenta la prima della classifica Wta a Roger Federer: nel tennis di oggi solo lei e il mitico campione svizzero hanno sul mercato una racchetta “firmata”.

A proposito di mercato: le caratteristiche dichiarate della Tecnifibre Tempo 298 Iga nella versione di serie, che chiunque può acquistare nei negozi specializzati o nei grandi store online, sono le seguenti: piatto corde da 98 pollici quadrati, peso a nudo di 298 grammi, spessore mm 21,5/22,5, bilanciamento a 32 cm dall’estremità del manico, schema d’incordatura 16x19 (16 verticali, 19 orizzontali). Dunque un attrezzo con caratteristiche accessibili anche a un normale giocatore di club.

Marco Rossani, responsabile del team degli incordatori ufficiali degli IBI22, con le racchette della n.1 del mondo Iga Swiatek

I rilevamenti degli stringer mostrano come gli esemplari della campionessa del Roland Garros 2020 e degli Internazionali BNL d’Italia 2021 differiscano pochissimo da quelli del negozio. Per certi aspetti siano addirittura più “facili”.

Molti colleghi maschi usano appesantire il telaio, anche di una ventina di grammi, per ottenere più “peso” di palla, spesso partendo già da una base di 315/320 grammi. La racchetta di Swiatek invece pesa solo 305 grammi, 7 in più della norma: una tolleranza sul peso dichiarato che potremmo definire “normale”.

Interessante notare come però il bilanciamento sia a 31,5 cm dall’estremità del manico (anziche 32 cm), quindi più arretrato, un dettaglio che rende la racchetta più maneggevole (riducendone leggermente l’attitudine alla spinta): non è un caso che la campionessa polacca cerchi e ottenga velocità (e profondità) di palla grazie a un gesto molto rapido, esplosivo.

L’incordatura è in sintetico monofilamento Tecnifibre Razor Code, calibro 1,25. La tensione richiesta è di 24 kg sia per le orizzontali che per le verticali: non elevatissima ma sufficiente a garantire un buon compromesso tra potenza e controllo. Ne deriva una considerazione, che sottoponiamo a quei tennisti di terza e quarta categoria che spesso imitano le scelte dei campioni del circuito maschile appesantendo molto gli attrezzi, richiedendo tensioni delle corde elevate o scegliendo filamenti dal calibro maggiore (mm 1,30/1,35). Se a un’atleta che tira forte come Iga Swiatek basta un attrezzo tutto sommato facile e leggero per dominare il circuito sono proprio sicuri che non sarebbe la scelta giusta anche per loro?

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