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La elettrizzante partita sulla sua superficie peggiore, la migliore della numero 1 Swiatek, rilancia perentoriamente l’ex dominatrice. Che, dopo la gravidanza, punta al miglioramento fisico per fronteggiare la wonder-woman polacca
di Vincenzo Martucci | 30 maggio 2024
“Tora, Tora, Tora”. Naomi Osaka torna a tirare a tutto il braccio, a spingere, ad attaccare, a rischiare, a dare spettacolo. Al Roland Garros, sulla superficie meno sua, le manca solo un punto per schiacciare anche l’usurpatrice, Iga Swiatek, che invece domina sul rosso, ma i segnali sono confortanti, così come l’immagine della nippo-statunitense che sembra davvero un angelo vendicatore nell’affettare l’aria con la sua scimitarra - pardon, racchetta - e violentare la palla spedendola negli angoli più impossibili, con la forza più improbabile, di servizio (che arriva a 201 all’ora), risposta, rovescio e dritto.
Riportando il tennis indietro nel tempo al 2018-2012, quand’ha firmato due doppiette sul cemento di Australian Open e US Open salendo al numero 1 del mondo. Poi, ha accusato il contraccolpo psico-fisico di quello sforzo da teen-ager con più anime: quella di papà haitiano, di mamma giapponese e di una vita da yankee già dai 3 anni.
Lo stress della conferenza stampa, le curiosità dei media, l’impossibilità di essere normale e le troppe domande personali l’hanno costretta alla fuga dal tennis quand’era la legittima regina che aveva usurpato sul campo addirittura Serena Williams. Naomi ci è mancata: simbolo di più etnie, campionessa impegnata nel sociale, che abbraccia senza paura argomenti spinosi come la violenza in America sui neri e incrocia le braccia, trascinandosi dietro un mondo al solito refrattario, come molte personalità forti e controverse, era caduta in depressione a metà 2021. Per poi scivolare nell'abbandono per amore del rapper Cordae e poi per dare alla luce, a luglio scorso, la sua Shai. Avrebbe mai ritrovato la voglia di sacrificarsi per tornare in forma e inseguire la palla gialla chi aveva già superato i 20 milioni di dollari di soli premi, valutati almeno 50 con sponsor e indotto?
Per ripartire, Naomi ha chiesto aiuto al coach belga Wim Fissette, il mago della video-analisi, che l’aveva aiutata nel salto di qualità psico-fisico per aggiudicarsi il bis a New York e a Melbourne, completandola e cominciando anche il processo d’avanzamento verso la rete. Con lui - l’abbiamo visto anche a Roma - parla e parla, analizza davanti al computer, studia le avversarie e se stessa, rivede le situazioni e le discute anche animatamente, contribuendo a quell’evoluzione che mercoledì sera a Parigi ha catturato gli occhi e l’immaginazione di tutti in quella che è stata la seconda se non la prima miglior partita donne dell’anno, dopo i bagliori della finale di Madrid Swiatek-Sabalenka.
Una partita così sensazionale, così piena di momenti e di soluzioni (54 vincenti), che ha costretto la regina a dare il meglio di sè nel contenimento di quella furia d’avversaria per poi spuntarla solo e soltanto grazie all‘enorme fiducia che le viene da anni di vittorie soprattutto sulla terra rossa. Proprio gli anni in cui invece Naomi si è distratta dal tennis.
Iga Swiatek and Naomi Osaka was an electric match up ??
— Roland-Garros (@rolandgarros) May 29, 2024
Check out the highlights by @emirates ??#RolandGarros pic.twitter.com/8ORlKgHTcc